[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-10-2024]
Ora che gli strumenti di IA generativa sono a disposizione pressoché di chiunque e la qualità di ciò che producono va continuamente aumentando, la necessità di distinguere i contenuti che ritraggono il mondo reale da quelli generati o quantomeno alterati da Intelligenze Artificiali diventa urgente.
Una foto, oggigiorno, non è più necessariamente una prova inconfutabile. Non soltanto può contenere alterazioni praticamente indistinguibili dalla realtà, ma può essere anche stata completamente generata artificialmente, magari correggendo anche quelle aberrazioni che la renderebbero evidentemente opera di un algoritmo.
Google, una delle aziende che maggiormente sta investendo nell'Intelligenza Artificiale e che certamente non vuole vederla diventare oggetto di sospetto da parte degli utenti ha annunciato che, a partire dalla prossima settimana, la sua applicazione Foto (presente sugli smartphone Android e accessibile dal web) saprà riconoscere se un'immagine sia stata quantomeno alterata da una IA.
«Le foto modificate con strumenti come Magic Editor, Magic Eraser e Zoom Enhance includono già metadati basati sugli standard tecnici dell'International Press Telecommunications Council (IPTC) per indicare che sono state modificate utilizzando l'intelligenza artificiale generativa» ha scritto John Fisher, direttore tecnico di Google Foto, in un post sul blog ufficiale.
«Ora facciamo un altro passo avanti, rendendo questa informazione visibile insieme a informazioni come il nome del file, la posizione e lo stato di backup nell'app Foto».
L'indicazione della manipolazione o generazione non sarà infatti immediatamente visibile, ma sarà accessibile selezionando di visualizzare i dettagli di un'immagine, apparendo nella nuova sezione AI info.
Poiché tuttavia alterare i metadati non è un lavoro complicato, «il lavoron no è ancora finito» come spiega ancora Fisher, precisando che Google «continuerà a valutare i feedback e soluzioni aggiuntive che consentano di aumentare la trasparenza intorno alle modifiche operate dalla IA».
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Homer S.