Terrorismo, la paura delle ombre contagia gli analisti

L'allarme per i voli di linea dovuto a un'errata analisi: sembrava che ci fossero messaggi nascosti nei titoli di Al Jazeera.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-06-2005]

[Logo di Al Jazeera]

Ricordate l'ondata di voli annullati intorno a Natale 2003 a causa di "credibili fonti" che preannunciavano attacchi terroristici verso gli USA? Fu panico generale. Ora salta fuori che le fonti non erano affatto credibili.

Secondo un'indagine pubblicata dalla NBC, la "fonte credibile" era un'analisi "bizzarra, unica, non ortodossa e senza precedenti" degli esperti di cifratura della CIA, che pensavano di aver trovato numerosi messaggi segreti di Al Qaeda nascosti nel crawl (i titoli che scorrono in sovrimpressione, tipici di molti telegiornali) del canale Al Jazeera. Messaggi nascosti, a loro dire, tramite una tecnica ben conosciuta: la steganografia, ossia l'arte di nascondere un messaggio segreto all'interno di un messaggio dall'aria assolutamente innocua (per esempio, un segreto d'amore nel tag di un brano musicale in formato MP3), in modo che nessuno ne sospetti l'esistenza.

Gli espertissimi della CIA avrebbero trovato, sparsi qua e là nei titoli, dei numeri che indicavano attacchi imminenti: formavano date, numeri di voli e coordinate geografiche di bersagli fra i quali figuravano la Casa Bianca, lo Space Needle di Seattle e la cittadina di Tappahanock, in Virginia. L'allarme fu portato all'attenzione del presidente Bush.

Ora io non pretendo di essere un mago della crittanalisi, ma persino nella mia beata ignoranza di semplice studioso so che qualsiasi sequenza casuale di numeri può essere interpretata in modo da darle qualsiasi significato: basta che sia sufficientemente lunga e basta ignorare le parti che non corrispondono a ciò che riteniamo significativo.

Gli appassionati di misteri riconosceranno in questo fenomeno la spiegazione del cosiddetto "codice della Bibbia": la teoria secondo la quale è sufficiente prendere, per esempio, ogni terza lettera della Bibbia per trovare nella sequenza risultante i nomi di personaggi storici che non esistevano all'epoca della scrittura del testo sacro. Questo, secondo alcuni, proverebbe la natura soprannaturale della Bibbia. E' interessante notare che la medesima analisi, condotta per esempio sul Moby Dick, produce esattamente gli stessi risultati.

Il fatto che si trattasse soltanto di numeri e non di parole, e che fra i "bersagli" vi fossero posti assolutamente privi di significato politico-terroristico come Tappahanock, non ha fatto accendere nessuna lampadina. O meglio, non ne ha fatte accendere abbastanza. Tom Ridge, l'allora segretario per la sicurezza nazionale, dichiara anzi che "forse è proprio per questo che uno se ne preoccupa: perché non l'ha mai visto prima", anche se personalmente ammette di essersi chiesto "se era credibile o meno". Secondo la NBC, inoltre, non era il solo a dubitare.

C'erano anche altri fattori nell'allarme, ma puramente contestuali, dice Ridge: alcune segnalazioni di intelligence e un attacco terroristico in Arabia Saudita nello stesso periodo). Ma le perplessità furono comunque messe da parte e si diramò l'allerta generale, con tutti i disagi che ne conseguirono.

La steganografia e la decodifica dei suoi messaggi segreti, la steganalisi, sono branche rispettabilissime della scienza della comunicazione riservata, ma vanno gestite comprendendone i limiti. L'analisi steganografica genera inevitabilmente molti "falsi positivi", ossia trova "messaggi" dove non ce ne sono. Se non si tiene conto di questo fatto, si rischia di gridare "al lupo, al lupo" senza motivi fondati.

Con analisti di questo genere, chi ha bisogno dei terroristi? Bastano i danni e il panico seminati dai loro allarmi basati sul nulla e sull'incompetenza e stimolati dalla sindrome del "non si sa mai" cara alla propagazione di tante altre bufale.

Speriamo che dopo questa figuraccia si sia tutti un po' più cauti prima di vedere pericoli in ogni ombra che si muove e di annunciare che i terroristi comunicano nascondendo messaggi nelle immagini porno. Teoria molto adatta per far colpo sui giornalisti, ma finora basata sul nulla.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Attivissimo

Commenti all'articolo (2)

ma quanti sanno che al jazeera è di proprieta USA?^^
28-6-2005 21:28

Altrove
Proprio vero ... Leggi tutto
28-6-2005 15:54

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