Pubblicata la classifica dei paesi pirata e dei telefilm più piratati. I produttori TV faranno gli stessi errori dei discografici?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-02-2005]
I più assidui scaricatori di telefilm del mondo sono gli inglesi, secondo un rapporto pubblicato dalla società di monitoraggio Envisional. A livello mondiale, i britannici rappresentano il 18,5% del totale; seconda si piazza l'Australia, con il 15,6%, mentre il terzo posto spetta agli USA (7,3%). Nei paesi UE, il Regno Unito svetta con un massiccio 38,4% di scaricamenti televisivi.
Sempre secondo Envisional, lo scaricamento di programmi TV è aumentato del 150% nell'ultimo anno. Il pubblico online dei telefilm ha raggiunto ormai dimensioni più che significative: in media, una puntata di 24 viene scaricata da quasi centomila persone, mentre serie come Desperate Housewives raggiungono oltre 600.000 scaricamenti a puntata. La fantascienza la fa da padrona nella top ten dei telefilm più scaricati, aggiudicandosi ben cinque posti (Stargate Atlantis, Enterprise, Stargate SG-1, Smallville e Battlestar Galactica).
La classifica dei paesi più "pirateschi" e dei telefilm più piratati si spiega facilmente: i primi tre paesi sono tutti anglofoni, e quindi hanno la maggior facilità nel fruire dei telefilm prodotti in inglese (non devono attendere doppiaggio o sottotitolatura), e sono nel contempo fra i meglio connessi alla Rete. E' inoltre abbastanza logico che chi è appassionato di computer e nuove tecnologie, almeno quanto basta per imparare a scaricare un telefilm, sia naturalmente attratto dalla fantascienza.
"il numero di persone che cercherà di soddisfare le proprie esigenze televisive in questo modo non potrà che aumentare. Da un lato, non mancano le opportunità di sfruttamento di questo spazio da parte delle società di produzione televisiva, che potrebbero offrire i propri episodi per lo scaricamento a un costo modesto in contemporanea con la loro messa in onda, nella stessa maniera in cui iTunes di Apple ha dimostrato che l'acquisto della musica online può avere successo. Dall'altro, le società di entertainment devono diventare consapevoli dei pericoli insiti nella perdita del loro pubblico di base, sottratto da un metodo di diffusione che è gratuito, non regolamentato e aperto a chiunque abbia una connessione a Internet".
Frase da incorniciare negli uffici dei produttori di mezzo mondo. E' infatti inutile considerare "pirati" questi scaricatori, anche se lo sono secondo la legge sul diritto d'autore: sono fan, che si trovano troppo spesso costretti ad attendere mesi (talvolta anni) per vedere localmente le proprie serie preferite, e che troppo spesso le vedono maciullare da palinsesti partoriti da una scimmia in preda all'ecstasy.
Sono fan che, se soltanto ci fosse un modo legale per vedere e sostenere economicamente la loro serie preferita, pagherebbero più che volentieri. Per dirla in termini comprensibili anche al produttore televisivo medio: non sono pirati, sono un mercato vergine. Lo testimonia la colletta fatta dai fan di Enterprise per salvare la propria serie preferita dalla cancellazione, raccogliendo in breve tempo oltre 35.000 dollari che verranno usati in parte per acquistare un'intera pagina sul Los Angeles Times.
A quando, allora, un iTVShow? La mia carta di credito è già pronta.
Debug (22/2/2005): La versione originale di questo articolo conteneva un'imprecisione riguardo al costo della pagina sul LA Times. Grazie al lettore Massimiliano per averla snidata.
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