Circola in Rete la foto di un bambino di due anni con l'appello di diffonderla per trovare i suoi genitori, ma il piccolo è già stato identificato e ricongiunto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-01-2005]
Oltre all'appello per Sophia già segnalato in un recente articolo, esiste anche un'altra catena di sant'Antonio riguardante i bambini dispersi nello tsunami del Sud Est asiatico. Descrive un bambino che si troverebbe "presso l'ospedale di Khao Lak, avrà senz'altro perso i suoi genitori. Purtroppo non si conosce né la nazionalità, né si hanno altri riferimenti tipo provenienza ed identità."
L'appello diffuso via e-mail prega chi riconoscesse il bambino, di cui vengono allegate delle foto come quella mostrata qui (mascherata per ragioni di privacy, dato che ritrae un minore), di "interpellare il medico sottoindicato presso l'ospedale Internazionale di Phuket." Il medico è indicato come "Dr. Anuroj Tharasiriroj of Phuket - International Hospital - Tel: +66 76 249-400 - http://www.phuket-inter-hospital.co.th".
L'appello è autentico, ma non va diffuso in quanto obsoleto. Il bambino era effettivamente ricoverato all'ospedale di Phuket dopo lo tsunami, ma è stato identificato e ricongiunto con il padre il 29/12/2004. Pertanto è ora inutile diffondere ulteriormente questo appello.
Secondo quanto riportato da CNN il 29/12/2004, Il bambino si chiama Hannes B. (il cognome è noto, ma è omesso qui in base alle regole della privacy italiane), ha 18 mesi, è svedese ed è stato ricongiunto con il padre, Marko Karkkainen, il 29/12/2004 dopo essere stato ritrovato a Khao Lak. Anche il padre era ricoverato (nel medesimo ospedale secondo alcune fonti, in un altro ospedale secondo altre).
La diffusione della foto del bimbo via Internet ne ha consentito l'identificazione da parte dello zio il 28/12/2004, a due giorni dallo tsunami, secondo Snopes.com.
E' importante sottolineare che l'identificazione non è avvenuta grazie alla circolazione della foto via e-mail, ma grazie alla presenza dell'immagine nel sito dell'ospedale di Phuket, ossia nel posto più logico dove cercare informazioni sui dispersi.
Molti lettori hanno espresso curiosità riguardo la strana forma delle ferite al viso riportate dal bambino. In realtà, stando alle fonti giornalistiche che ho consultato, non si tratta di ferite dovute allo tsunami: si tratta di punture di zanzara, che il bambino si sarebbe grattato fino a farle sanguinare.
Purtroppo la madre, Suzanne B., risulta ancora dispersa. Il sito d'informazione canadese CBC News la dà ancora per dispersa al 7/1/2005 e afferma che padre e figlio sono ora a Goteborg, in Svezia.
Informazioni e immagini supplementari su questo caso sono raccolte nell'apposita indagine antibufala.
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