Gesto altamente consolatorio del boss di Microsoft: se computer, Xbox e Media Center non ubbidiscono neppure ai suoi comandi, possiamo tutti sentirci un po' meno imbranati
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-01-2005]
Ieri Bill Gates in persona ha presentato all'International Consumer Electronics Show di Las Vegas le meraviglie della tecnologia prossima ventura. Avremo tutti televisori panoramici comandati dal PC di casa, che non sarà più un PC ma si chiamerà Windows Media Center, perché userà una versione su misura di Windows XP. Tutto sarà gestito da un unico telecomando, e il mondo sarà più buono e più bello. A patto di pagare per tutto questo sfavillante hardware e per ogni singolo programma che vediamo, ogni volta che lo vediamo, ma questo è un dettaglio da disfattisti.
L'ottimismo esagerato è una regola fondamentale di queste fiere, alla quale neppure zio Bill può sottrarsi. Purtroppo per lui, non ha potuto sfuggire anche all'altra regola non scritta: il tragicomico "effetto demo". Moltiplicato dal fatto che, ammettiamolo, a tutti piace vedere i ricchi e potenti in imbarazzo. E zio Bill è molto ricco.
Per chi come me (grazie ad alcuni abilissimi lettori) ha avuto la fortuna di vedere presso il sito Microsoft il filmato integrale della presentazione prima che venisse sostituito con discrezione da una "sintesi disponibile prossimamente", la situazione è questa: in compagnia del celebre comico statunitense Conan O'Brien, Bill Gates illustra le gioie del controllo totale di musica, foto, videogiochi, televisione e film offerto dal Media Center. Tutto tramite un solo telecomando. Che bello.
Poco dopo, Bill Gates ci riprova, ma anche stavolta non c'è niente da fare. Le espressioni di Gates, tradito dal suo impotente scettro tecnologico, sono impagabili. O'Brien è talmente esasperato che invita il pubblico ad andare a farsi una giocata alle slot-machine intanto che fanno ripartire tutta l'apparecchiatura.
In effetti Gates ha perfettamente ragione: la fiera di Las Vegas mostra esattamente i progressi fatti. Mentre prima avevamo cinque telecomandi e non riuscivamo a governare il nostro impianto di casa, ora per ottenere lo stesso risultato basta un telecomando solo.
Non va meglio durante la presentazione fatta dal product manager Sean Alexander, che tenta di programmare da remoto il Media Center tramite Internet Explorer ed è costretto a glissare perché il Tablet PC non risponde ai suoi comandi. Bill Gates assiste inerme.
Più avanti, la dimostrazione di un gioco per X-Box conferma che lo Schermo Blu della Morte ha superato indenne il cambio di millennio: il dimostratore ha appena finito di dire che è facilissimo personalizzare l'aspetto della propria vettura nel gioco, ma quando tenta di applicare delle decalcomanie virtuali all'automobile si trova con un classico schermo blu e la dicitura Out of System Memory, ed è costretto a interrompere la presentazione farfugliando.
Certo, questa è tecnologia di frontiera, per cui qualche inceppamento è da mettere in preventivo. Ma non è un buon presagio, specialmente se l'intenzione è che quella tecnologia venga usata anche dalla zia Adalgisa, che solo ieri s'è assuefatta alla magia del forno a microonde.
Davvero Gates e soci pensano che passeremo la vita a trasferire video, foto e musica da un televisore all'altro, a guardare due programmi contemporaneamente e registrare cataste di video che non avremo mai il tempo di vedere perché siamo troppo presi a lavorare per pagare tutti questi gioielli tecnologici? Davvero l'industria dell'intrattenimento pensa che vorremo accentrare tutto in unico aggeggio, oltretutto collegato a Internet, con i rischi del caso, così quando si pianta resteremo completamente isolati?
Chi detesta Bill Gates avrà di che gioire per questi suoi momenti di imbarazzo, che rievocheranno il celebre crash di Windows 98 al Comdex, ma in realtà c'è poco da ridere. L'intera presentazione è un monumento involontario alla tecnologia che sta diventando troppo complicata e aliena per il pubblico di massa che dovrebbe in teoria usarla. Guardate il vostro telefonino, che è stracolmo di funzioni assolutamente inutili che non sapete adoperare e probabilmente non vi servono affatto, ma che pagate, pagate, pagate (lo è anche il mio, ma perlomeno io l'ho pagato venti euro perché è il modello di due anni fa che non vuole più nessuno).
Imbarazzi di zio Bill a parte, la vera perla di questa presentazione è l'intervento di Lea Ann Champion, service manager di SBC. Presentando il Media Center e i suoi accessori, annuncia con entusiasmo che è stata eliminata la pausa di due secondi quando si cambia canale della TV via cavo. Accidenti, che innovazione. Vedo già orde di consumatori pronte a svenarsi per averla. Se qualcuno ha l'impressione che nelle torri d'avorio della tecnologia si sia un po' a corto di idee e si contempli un po' troppo il proprio ombelico, è in buona compagnia.
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