Un allettante messaggio, proveniente dall'indirizzo clubtiscali, offre 14 pernottamenti gratuiti in una catena di alberghi; Tiscali se ne lava elegantemente le mani, sollevando la propria responsabilità da quanto fatto da un'azienda a cui ha affidato uno spazio pubblicitario.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-12-2002]
Tiscali si mette a fare le catene di sant'Antonio? Cosi' pare, a giudicare dall'invito ricevuto da numerosi lettori che l'hanno girato al Servizio Antibufala. L'invito infatti recita cosi':
Ti invitiamo a passare 14 pernottamenti gratuiti in uno degli 800 alberghi in Italia, Svizzera, Croazia, Slovenia, Austria, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca o Slovacchia.Come usufruire? Invia questo messaggio (non cambiandolo) a 7 amici e poi spedisci la copia dei messaggi inviati con i 7 indirizzi a questo indirizzo. E' tutto. Noi subito Ti assegneremo 14 pernottamenti gratuiti per 2 persone.
Perché? Inviando questo messaggio informi gli altri dell'azione. In questo modo garantisci agli alberghi una pubblicità gratuita, loro invece garantiscono a Te i pernottamenti gratuiti. Accertati tu stesso non ci perdi niente.Info: 800 hotel di 9 paesi d' Europa fanno parte dell'azione internazionale. Ci sono 40 000 assegni alberghieri internazionali di Eurorest da distribuire. Ciascuno garantisce 14 pernottamenti gratuiti per 2 persone. E' l'ordine dell'arrivo delle domande alla partecipazione che decide senza sorteggio.
Organizzatore dell'azione: CompoSYS Publishing & Marketing House. Distributore in Italia: All Italian Trading - Eurorest Distributor.
Lo scopo dell'invito, insomma, è indurre a fare pubblicità a un servizio alberghiero tramite una catena di sant'Antonio: gli utenti manderebbero ai propri amici il messaggio pubblicitario, allettati dal compenso consistente in pernottamenti negli alberghi di cui parla il messaggio.
In realtà questo è squallido spamming, e stupisce che Tiscali si offra a questa forma di pubblicita' indesiderata, come pare indicare il fatto che l'invito proviene sempre dall'indirizzo clubtiscali@it.tiscali.com. Stupisce al punto che un lettore (epipo) ha scritto al servizio clienti di Tiscali chiedendo chiarimenti, e ha ottenuto questa risposta:
Gentile Cliente, in riferimento alla sua e-mail, La informiamo che Tiscali ha esclusivamente fornito lo spazio pubblicitario all'azienda CompoSYS Publishing & Marketing House, la quale gestisce in prima persona la promozione in oggetto.
Quindi non si tratta di una società che ha abusato del nome Tiscali, come hanno sospettato molti lettori, ma proprio di Tiscali, che pero' se ne lava elegantemente le mani sostenendo di non essere responsabile di ciò che ha fatto un'azienda, la CompoSYS Publishing & Marketing House, alla quale ha affidato la gestione dello spazio pubblicitario.
Chiunque ne sia il responsabile, è spam, e in quanto tale va combattuto per principio: mai, mai, mai comperare nulla che sia reclamizzato tramite spam, e mai, mai, mai rispondere a un messaggio di spam. Non fate altro che alimentare questa piaga di Internet e ovviamente confermare l'esistenza del vostro indirizzo e offrirlo a ulteriori bombardamenti pubblicitari.
Già questo basterebbe per archiviare definitivamente questo appello fra quelli da non diffondere assolutamente. Ma un prode Aiuto Detective Antibufala non si è fermato qui: ha indagato, per maggiore scrupolo, sull'eventuale convenienza di questa offerta apparentemente così allettante.
Federico F. ha infatti eseguito le istruzioni dell'appello pubblicitario, spedendolo a sette indirizzi di amici, e ha ricevuto risposta dalla Eurorest. A proposito, notate il gioco di scatole cinesi: Tiscali affida la pubblicita' a CompoSYS, che risponde a All Italian Trading, che lavora per Eurorest... chiaro, no?
Federico, dicevo, ha ricevuto un e-mail che gli offriva un "assegno" di Eurorest che consentirebbe di usufruire dei quattordici pernottamenti gratuiti. Per riceverlo, doveva andare al sito www.eurorest.net e compilare un modulo d'ordine, affidare allo spammer addirittura il proprio indirizzo di casa e leggersi un regolamento contenente "i diritti e gli obblighi del titolare dell'assegno".
L'e-mail ricevuto da Federico, fra l'altro, brilla per una serie di perle d'italiano che la dicono lunga sulla serietà e professionalità di tutta l'operazione. Tiscali può prendere le distanze da questa patetica esercitazione di spamming finché vuole, ma inevitabilmente ne viene coinvolta e non ne esce di certo pulita.
Ecco alcune di queste perle:
"... sicuramente non ci credevi che dopo aver spedito 1 messaggio agli amici, avresti diventato il titolare dell'assegno alberghiero...""Adesso pero puoi ringraziare alla tua intuizione..."
"Se voglia sapere perche ricevi l'assegno d'albergo per 14 pernottamenti gratuiti e conoscere le quinte d'azione, oppure continuamente non credi che questa fosse la verita - guarda le pagine per gli increduli - www.eurorest.net/index.htm?id=04&lng=it"
Non stupisce che abbiano predisposto delle "pagine per increduli"... peccato che pero' si è increduli non soltanto verso l'offerta vacanziera, ma soprattutto verso la spavalderia con cui questi signori abusano della lingua italiana.
Ciliegina sulla torta, quand'anche aderiste all'iniziativa, scoprireste che non è affatto conveniente. Infatti Federico ha scoperto che il "carnet di assegni gratuiti" costa ben 20 euro per presunte "spese di spedizione". In più il vitto non è incluso e va pagato, al ritmo di circa 25 euro a testa, e gli "assegni" Eurorest non sono utilizzabili in qualsiasi periodo: "ad esempio, nella Repubblica Ceca gli hotel di montagna NON accettano gli assegni Eurorest in stagione sciistica". E quali hotel accettano la promozione? "Nessun hotel a Vienna, ne' a Salisburgo. Ma solo localita' lontane da tutto. Anche dai monti." In Svizzera, contrariamente a quanto detto nello spam, non ci sono alberghi. A Cervinia il vitto obbligatorio arriva a ben 50 euro a persona. E così via.
Anche per questo appello, quindi, valgono le regole di sempre:
- se un'offerta è troppo bella per essere vera, è perché non è vera
- mai, mai, mai cedere alle lusinghe di uno spammer
- mai inoltrare un appello senza averlo prima verificato.
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