Spazzata via la concorrenza, è ormai praticamente sinonimo di videoscrittura.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-10-2023]
Ha compiuto esattamente quarant'anni lo scorso 25 ottobre uno dei più famosi prodotti di Microsoft, l'elaboratore di testi Word.
Lanciato il 25 ottobre 1983, portava inizialmente il nome di Multi-Tool Word ed era disponibile in versione per Xenix (lo Unix di Microsoft) e MS-DOS.
Nonostante le caratteristiche che poteva vantare, come il supporto alla grafica a 16 bit e al mouse, inizialmente Word non suscitò entusiasmo: all'epoca il mercato era dominato da MicroPro WordStar e Word offriva un'esperienza d'uso molto diversa, a partire dalla disposizione dei comandi.
Con il passare del tempo, però, e grazie alle strategie più o meno chiare di Microsoft, Word riuscì a migliorare e a imporsi: nel 1993 debuttò l'ultima versione per MS-DOS (Word 6.0, saltando le versioni 3, 4 e 5) ma già nel 1989 era nata una versione per Windows, che guadagnerà una vera popolarità a partire dal lancio di Windows 3.0, avvenuto nel 1990.
Nel corso degli anni, Word è riuscito a causare la sparizione o il serio ridimensionamento di quasi tutta la concorrenza, conquistando l'80% del mercato già nel 1996: il già citato WordStar non è più sviluppato da tempo; WordPerfect (altro grande nome dei tempi passati, oggi nelle mani di Corel) è attualmente fermo alla versione 2020 ma è ancora vivo e vegeto, sebbene un po' relegato ai margini.
Esistono alternative abbastanza popolari come LibreOffice (o OpenOffice) Writer, Calligra Words, SoftMaker Office e naturalmente Pages per il mondo Apple, ma per la maggior parte degli utenti è Word a essere sinonimo di videoscrittura.
D'altra parte, alcune alternative disponibili soltanto online stanno attirando sempre più l'attenzione; è pur vero che una versione di Word accessibile tramite il web è disponibile come parte di Microsoft 365 (anche gratuitamente), ma software come Google Documenti hanno i loro fan che li trovano del tutto soddisfacenti.
Proprio la presenza di programmi concorrenti spesso liberi e gratuiti, per non parlare delle alternative web, spinge a chiedersi se Word riuscirà a restare rilevante per i prossimi 40 anni e se la sua supremazia attuale non sia in fondo dovuta più alla pigrizia degli utenti che non alla disponibilità di funzioni uniche.
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