Grazie allo sviluppo dell'intelligenza artificiale si possono usare meno palloni e abbattere i costi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-02-2017]
Dopo aver abbandonato i droni, tutte le speranze di Alphabet per portare Internet nelle zone non ancora raggiunte dai sistemi tradizionali riposano in Project Loom.
Lanciato nel 2013, Project Loom prevede di coprire quelle zone ancora fuori dalla Rete tramite un segnale trasmesso da palloni aerostatici.
Dal punto di vista dell'infrastruttura, si tratta di una soluzione che fino a oggi si pensava richiedesse un dispiegamento di palloni non indifferente.
L'ultimo post di Astro Teller, l'uomo a capo della divisione X (un tempo nota come Google X), rivela invece come l'obiettivo di Project Loon sia più vicino a diventare realtà, poiché è stato trovato un sistema per adoperare molti meno palloni.
Il segreto sta negli algoritmi di apprendimento automatico, che hanno permesso al sistema di imparare a sfruttare le correnti aeree per fare in modo che un pallone resti sempre nella stessa area per mesi.
Prima di questa evoluzione, si pensava che i palloni sarebbero stati inevitabilmente trascinati via dai venti, allontanandosi dalla posizione iniziale. Invece, adesso si scopre che sono in grado di restare a lungo in zona.
«Il motivo per cui tutto ciò è tanto entusiasmante» - ha spiegato Astro Teller durante una conferenza stampa - «è che adesso possiamo fare degli esperimenti per cercare di fornire il servizio in certi posti nel mondo con 10 o 20 o 30 palloni e non con 200 o 300 o 400 palloni».
La riduzione del numero dei palloni, ottenuta grazie ai miglioramenti dei sistemi di navigazione e controllo dell'altitudine e ai progressi dell'intelligenza artificiale, permetterà di abbattere i costi operativi e di ridurre i tempi necessari per dispiegare l'infrastruttura in una nuova zona.
«Stiamo facendo così tanti progressi che pensiamo che le nostre previsioni sul momento in cui riusciremo a fornire la connessione a Internet alla gente sono state anticipate di molto» commenta Sal Candido, uno degli ingegneri che lavorano su Project Loon.
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