Per la Cassazione non c'è differenza fra abusi sessuali su minori commessi on line e nella realtà.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-04-2015]
La Corte di Cassazione, confermando la condanna a nove anni di carcere per violenza sessuale su minori e induzione alla prostituzione minorile, ha stabilito il principio che un reato di abuso sessuale su minori compiuto virtualmente non è meno grave, dal punto di vista penale, di uno compiuto nel mondo reale.
Il condannato aveva indotto una ragazza minorenne conosciuta in chat a inviargli sue foto in abiti succinti e pose osé in cambio di ricariche telefoniche del cellulare. L'articolo continua qui sotto.
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