Potrebbe generare una bolla di vuoto che si espanderebbe in una bolla di vuoto in grado di inghiottire la Terra ed espandersi all'infinito.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-09-2014]
Dopo essere finalmente stato individuato, sembrava che per il bosone di Higgs si aprissero le porte di una vita tranquilla: importante per gli scienziati, ignorato dalla gente, avendo perso l'aura di mistero che lo circondava.
La "maledetta particella" è invece tornata alla ribalta perché Stephen Hawking ne ha parlato nella prefazione al libro d'imminente pubblicazione Starmus. 50 Years of Man in Space, e l'ha fatto in termini inquietanti.
«Il potenziale di Higgs» - ha scritto il noto scienziato - «ha la preoccupante caratteristica di poter diventare metastabile a energie superiori ai 100 miliardi di GeV».
«Ciò potrebbe significare» - continua l'introduzione - «che l'universo potrebbe andare incontro a un catastrofico decadimento nel vuoto, con una bolla di vero vuoto che si espande alla velocità della luce. Potrebbe succedere in qualunque momento e non ce ne accorgeremmo».
Tale affermazione, una volta divenuta di dominio pubblico, unita alla comune conoscenza circa le ricerche condotte al CERN sul bosone di Higgs ha subito scatenato una preoccupazione per certi versi simile a quella che si propagò in seguito all'esperimento condotto dallo stesso CERN nel 2008 e che secondo alcuni avrebbe dovuto produrre un buco nero in grado di inghiottire la Terra.
Chi si preoccupa non ha però tenuto presente un passaggio chiave: quello in cui Hawking parla di «energie superiori ai 100 miliardi di GeV»
Lo stesso professore, sempre nella prefazione al libro, aggiunge infatti con una certa ironia: «Un acceleratore di particelle che raggiungesse i 100 miliardi di GeV sarebbe più grande della Terra, ed è improbabile che qualcuno lo finanzi nel clima economico attuale».
La possibilità che il bosone diventi metastabile messo di fronte a energie tanto grandi è tuttavia tanto importante da non poter essere scartata: per Hawking occorre guardare indietro, verso gli istanti successivi al Big Bang e durante i quali quelle energie probabilmente erano generate e i cui effetti possiamo vedere ancora oggi nelle onde gravitazionali per studiare il fenomeno.
Secondo il professor John Ellis, fisico del CERN, l'ipotesi di Hawking circa la possibile metastabilità del bosone è corretta e andrebbe studiata ulteriormente; tuttavia «una cosa deve essere chiara. La scoperta del bosone di Higgs al LHC non ha causato questo problema, e le collisioni al LHC non possono attivare l'instabilità, perché le loro energie sono molto più basse».
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