Raffredda qualunque bibita in meno di 45 secondi, consentendo un risparmio sostanzioso in bolletta.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-11-2013]
I frigoriferi sono una grande invenzione: grazie al freddo permettono di conservare i cibi più a lungo e di avere sempre a disposizione acqua fresca (o bibite fresche).
Però, a pensarci bene, non è strettamente necessario che un'ipotetica bottiglia d'acqua sia costantemente al fresco: basterebbe che fosse alla temperatura giusta al momento di berla. Servirebbe un sistema che raffreddi istantaneamente o quasi i liquidi.
È un po' il principio del forno a microonde: scaldare rapidamente il cibo nel momento in cui questo è necessario.
Finora sono stati tentati diversi sistemi, ma tutti avevano qualche punto debole: o riuscivano solo parzialmente nell'intento (ghiacciando l'esterno del liquido prima che l'interno fosse raffreddato) o avevano problemi con le bevande gassate, da cui facevano uscire l'anidride carbonica.
Ora però esiste un nuovo sistema, creato grazie ai finanziamenti dell'Unione Europea col progetto Rapidcool: si chiama V-Tex e promette di portare una bottiglia dalla temperatura ambiente a 4 gradi centigradi in meno di 45 secondi, senza alterare le bevande gassate e in modo uniforme.
|
Il segreto sta nel vortice di Rankline (si veda anche una demo qui). Il contenitore viene ruotato, durante il raffreddamento, a una precisa velocità, preservando in tal modo le bollicine. Non funziona "a microonde" ma consente di raffreddare rapidamente, esattamente come un forno a microonde permette di riscaldare rapidamente.
«Il team - spiega V-Tex Technology - «ha anche scoperto che semplicemente ruotando la bevanda il vortice si comporta come un solido, evitando che il liquido più esterno si raffreddi prima di quello interno. I test hanno mostrato che le velocità di raffreddamento possono essere migliorate facendo collassare il vortice e poi ricreandolo».
Grazie a una rotazione che avviene su due assi, inoltre, i tempi di raffreddamento si riducono ulteriormente.
L'intero processo è protetto da brevetti impiegati per realizzare sia la versione commerciale che quella domestica dei "frigoriferi" che adoperano questo principio. L'articolo continua dopo il video.
Il risultato è una tecnica che può permette di risparmiare in maniera ingente sul consumo di energia elettrica per il raffreddamento delle bevande. Tale risparmio è il motivo dell'interessamento dell'UE.
Si calcola infatti che in Europa i frigo e i freezer commerciali consumino ogni anno 85 TWh di energia (ossia quanto basta per alimentare 20 milioni di abitazioni): eliminando la necessità di raffreddare di continuo le bibite, rendendola "on demand", tale consumo potrebbe essere abbattuto drasticamente. O per lo meno, in alcuni ambiti.
In futuro potremo quindi andare al bar, ordinare una bibita e sentirci chiedere «Gliela raffreddo?».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|