Ma Tim Berners-Lee mette in guardia contro chi vuole sfruttare Internet per violare la privacy dei cittadini.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2009]
Al giorno d'oggi, e specialmente per i più giovani, è quasi impossibile immaginare un mondo senza di lui, tanto che viene spesso identificato con l'intera Internet; eppure il World Wide Web, la creatura ideata da Tim Berners-Lee al Cern di Ginevra, ha soltanto vent'anni.
Vent'anni esatti per la precisione: il 13 marzo 1989 è la data in cui Berners-Lee presentò al proprio capo, Mike Sendall, la prima bozza di un progetto su come organizzare i documenti del Cern sfruttando ipertesti collegati tramite Internet.
Circa due anni dopo, il 6 agosto 1991, il primo sito web veniva messo online: girava su un computer NeXT (realizzato dalla società fondata nel 1985 da Steve Jobs, al tempo in cui era stato allontanato da Apple), che diventò così il primo Web server della storia.
L'idea di base di Berners-Lee era di trovare un modo migliore e più semplice di comunicare via computer su scala globale: poter condividere le informazioni il più facilmente, ampiamente e rapidamente possibile è il principio che ha permesso la nascita di una creatura ormai praticamente indispensabile come il Web.
Per questo il suo ideatore, come già ha fatto nel recente passato, si è esposto in prima persona per difendere la libertà e la riservatezza in Internet, minacciata dalle intenzioni di governi e privati allettati dalla possibilità di mettere le mani sulle attività digitali dei cittadini.
In un'audizione alla Camera dei Lord, Berners-Lee ha illustrato i pericoli derivanti dalle tecnologie realizzate per monitorare le attività degli utenti: "La gente usa Internet anche quando ha dei problemi: per sapere se ha contratto malattie, o riguardo alle proprie opinioni politiche. È vitale che non vengano spiati".
Permettere a qualcuno di conoscere le attività dei navigatori (come alcuni modelli di business tentano di fare) è per il padre del Web una sorta di spionaggio: "è come se si mettesse una cam nella stanza di qualcuno".
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