Icarus è un piccolo dispositivo che consente di prendere il controllo di pressoché qualsiasi drone.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-10-2016]
La crescente diffusione dei droni pone problemi che fino a oggi non erano nemmeno immaginati: questioni legate alla sicurezza, o alla privacy, si affacciano mentre le autorità cercano di stilare una regolamentazione per il volo dei droni, siano essi gestiti da semplici appassionati o da multinazionali che li usano per le consegne.
Jonathan Adersson, ricercatore di Trend Micro, ha dimostrato che c'è un ulteriore dettaglio di cui tenere conto: il fatto che prendere da remoto il controllo di un drone in volo è quasi un gioco da ragazzi.
Per dimostrare quanto ciò che dice sia vero, Andersson ha creato Icarus, un dispositivo in grado di interferire con il segnale di controllo dei droni, escludere il controller del legittimo proprietario e assumere i comandi del velivolo.
Icarus non è in vendita, ma secondo Andersson replicarlo non è difficile.
Ciò che permette a Icarus di svolgere il proprio mestiere è il fatto che il segnale radio usato dalla maggior parte dei droni sul mercato, i quali adottano il protocollo DSMX, è intercettabile poiché per il riconoscimento tra velivolo e controller viene usata una chiave che è segreta soltanto per modo di dire, dato che non è crittografata.
«Ricostruire il segreto scambiato tra il drone e il controller è facile dopo che il processo di collegamento è stato completato» spiega il ricercatore. «Basta osservare il protocollo e usare un paio di tecniche a forza bruta».
Andersson spiega poi che esiste una particolare vulnerabilità legata alla tempistica: inviando alla radio del bersaglio (il drone), durante la fase di sincronizzazione, un pacchetto di controllo prima che il radiocomando legittimo invii il proprio, è possibile escludere i comandi provenienti dal padrone del drone.
Il quadro è particolarmente serio perché secondo il ricercatore di Trend Micro non è facile porre rimedio a questi problemi. «Io ritengo che non sarà facile correggere in modo completo questa situazione. In commercio ci sono alcuni trasmettitori che permettono di aggiornare il firmware, ma il guaio è che la correzione va applicata sul ricevitore».
Se si considera che DSMX non è adoperato soltanto dai droni ma anche da tutta una serie di altri prodotti controllabili via radio - aerei, barche, auto e via di seguito - lo scenario diventa ancora più preoccupante.
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