Producevano e distribuivano gratuitamente le basi musicali delle canzoni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-12-2015]
Tre uomini tra i cinquanta e i sessant'anni sono stati arrestati dalla sezione della polizia di Londra che si occupa di reprimere i crimini contro la proprietà intellettuale, la PIPCU (Police's Intellectual Property Crime Unit), per aver prodotto basi musicali amatoriali con testo, da usare per i karaoke con gli amici.
Il comunicato ufficiale afferma che la polizia ha «smantellato una banda sospettata di caricare e distribuire online decine di migliaia di tracce per karaoke, tra cui i brani di artisti come Beyonce, Lady Gaga, Kylie Minogue e Kanye West».
Questa pericolosa «banda» criminale ha un sito ufficiale, Karaoke RG, e un blog su Wordpress, dall'eloquente titolo «Free Homemade Karaoke»: insomma, questi signori producono e distribuiscono gratuitamente le tracce che creano. Non hanno creato un impero musicale del crimine.
Si potrebbe obiettare: sì, ma perché lo fanno? La risposta è data dagli stessi sul sito ufficiale: perché le basi per karaoke di molte canzoni non vengono rese disponibili attraverso i canali ufficiali. Così questi uomini si sono incaricati di riempire un "vuoto del mercato", producendo in proprio le basi mancanti. In qualche caso, poi, le case discografiche hanno rilasciato le versioni ufficiali soltanto dopo che quelle amatoriali erano già state create e distribuite.
A pensarci per un momento risulta evidente che si tratta di attività analoghe a quelle degli appassionati che realizzano i sottotitoli per quei prodotti che non vengono distribuiti nei loro Paesi: il mercato presenta un vuoto e loro, con impegno e senza chiedere un compenso, lo colmano.
Tuttavia, il ragionamento da parte dei detentori del copyright è diverso: dato che i diritti sono nostri - sostengono - siamo noi a decidere che cosa si può acquistare e che cosa invece non è disponibile. Se qualcosa manca, è perché deve mancare: chi volesse rimediare commetterebbe un'azione illecita.
E in base a questo ragionamento la polizia londinese ha arrestato i tre uomini di cui parlavamo all'inizio. La loro posizione è complicata dal fatto che in diversi casi il loro prodotto è costituito da una base ufficiale (regolarmente acquistata) cui essi hanno aggiunto il testo: sebbene l'acquisto sia regolare, la distribuzione della base (con o senza testo) non è legale.
Dal punto di vista della PIPCU, tutto ciò è semplicemente parte dell'enorme «macchina della pirateria» che «costa all'industria dell'intrattenimento milioni di sterline» e minaccia «migliaia di posti di lavoro».
Al momento la «banda del karaoke» è libera su cauzione. Come è già successo con diverse persone arrestate in passato dalla PIPCU, non è ancora chiaro se la vicenda finirà in tribunale o si risolverà con un accordo extragiudiziale.
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