C'è una discarica dove riposano milioni di cartucce di antichi videogiochi. Ora stanno per tornare alla luce.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-06-2013]
All'inizio degli anni '80, Atari era un colosso dei videogiochi; anzi, era il colosso dei videogiochi.
Negli Stati Uniti erano state venduti 10 milioni di console Atari 2600 e la conversione dei classici arcade aveva contribuito enormemente alla fortuna dell'azienda.
Poi, alla fine del 1982, il tracollo: scelte sbagliate di marketing e la produzione di giochi di scarsa qualità - come il porting di Pac-Man e il videogame E.T. The Extra Terrestrial avevano fatto crollare le vendite e, quel che è peggio, avevano convinto molti giocatori a restituire le cartucce chiedendo un rimborso.
Nel corso di alcuni mesi, tra giochi invenduti e giochi restituiti, Atari si era trovata letteralmente con milioni di cartucce di cui non sapeva che cosa fare: erano lì, occupavano spazio nei magazzini e non avevano alcuna speranza di essere vendute.
Di qui l'idea: perché non seppellirle, magari in modo molto discreto, in qualche discarica che non fosse troppo in vista? L'idea piacque e il luogo prescelto fu la discarica di Alamogordo, nel Nuovo Messico.
A questo punto la storia assume un po' i contorni della leggenda. C'è chi giura che non meno di nove camion raggiunsero la discarica portando le cartucce da seppellire, che per buona misura sarebbero anche state sepolte sotto una colata di cemento per nascondere il grande fallimento di Atari.
A creare confusione ulteriore si sono poi aggiunte le dichiarazioni dei vari dirigenti dell'azienda, che raramente hanno fornito la stessa versione.
Ora, a 30 anni dall'arrivo delle cartucce alla periferia di Alamogordo, la verità sta per tornare a galla.
Il Consiglio Comunale della città ha infatti sottoscritto un accordo con una casa di produzione cinematografica canadese e con la Fuel Industries per effettuare nei prossimi sei mesi degli scavi nella discarica e produrre un documentario sulla leggenda del cimitero della Atari.
Per il sindaco della città del Nuovo Messico si tratta di un'opportunità di attirare un po' di attenzione: «Spero che più gente impari a conoscere Alamogordo grazie a questa opportunità di svelare i giochi Atari presenti nella discarica» ha dichiarato.
Per i vecchi appassionati di videogiochi si tratterà di un tuffo nel passato. Per Atari, invece, tutto ciò non fa altro che ricordare i problemi che l'hanno sempre accompagnata sino alla recente bancarotta.
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