Cancellare l'account è impossibile: si può disabilitarlo, ma Skype si tiene comunque i dati sugli utenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2013]
Se qualcuno si è mai preso la briga di leggere le FAQ di Skype, questi avrà notato un particolare curioso: una volta iscritti, non è possibile cancellarsi né cambiare il proprio nome Skype.
«Una volta creato, non è possibile eliminare un account Skype» si legge; il fatto è che questa imposizione ha insospettito un utente italiano per le possibili ricadute sulla privacy, ed egli si è di conseguenza rivolto da Garante per la Privacy perché indagasse.
L'indagine è stata avviata alla fine del 2012 e ora sono giunte le risposte: Skype - che ha sede in Lussemburgo - ha comunque collaborato e ammesso che le indicazioni fornite in quella frase «non informano in maniera adeguata gli utenti» come spiega il Garante stesso in un comunicato.
Per questo motivo saranno modificate, così da indicare che, sebbene cancellarsi da Skype sia davvero impossibile, resta la possibilità di bloccare in via permanente il proprio account rivolgendosi al supporto tecnico, il quale «provvederà a deindicizzare lo username dell’utente dalle pagine pubbliche del servizio, in modo tale che non sia più operativo né visibile dagli altri» come scrive il Garante. Inolte «Skype sta peraltro valutando potenziali migliorie per consentire un’autonoma chiusura dell’account da parte dell’utente».
A questo punto ci si potrebbe chiedere perché mai Skype non preveda già la cancellazione definitiva ma invece conservi indefinitamente lo username; anche il Garante s'è posto la stessa domanda, e Skype ha risposto che ciò avviene per «di evitare che in futuro altri utenti possano utilizzare, intenzionalmente o meno, il medesimo nome».
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La risposta non pare aver convinto completamente l'Autorità, la quale afferma di volere ulteriori informazioni circa la tipologia dei dati conservati dopo la chiusura dell'account, i tempi e le modalità di conservazione, «della quale peraltro l'utente potrebbe non essere del tutto consapevole».
Una nuova indagine su Skype è quindi al via, e la questione sarà anche sollevata nel gruppo di lavoro che riunisce le Autorità europee per la protezione dei dati.
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