Pirate Bay semplifica l'accesso aggirando i blocchi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-06-2012]
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The Pirate Bay semplifica l'accesso aggirando i blocchi
Nonostante gli sforzi profusi, è ormai stato ampiamente dimostrato che bloccare sul serio The Pirate Bay è sostanzialmente impossibile: l'unico modo per fermarlo è spegnerlo, o portarvi contro un attacco DDoS.
A dimostrazione di quanto affermato vi sono i vari sistemi disponibili per accedere alla Baia anche dai Paesi nei quali questa è ufficialmente bloccata, tra i quali c'è, come sappiamo, anche il nostro.
Quando il Regno Unito ha annunciato l'imminente applicazione dei blocchi, infatti, è stata The Pirate Bay stessa a suggerire i modi per accedere ugualmente al sito.
Il più semplice - hanno spiegato pirati - è utilizzare una VPN (rete privata virtuale) come iPredator o servizi analoghi, che non conservano log delle connessioni; certamente un servizio del genere si paga, ma esistono anche soluzioni gratuite come quella offerta da VPNReactor, che può essere utilizzata senza pagare per sessioni da 30 minuti, più che sufficienti per individuare i torrent da scaricare.
Un'altra possibilità è utilizzare il servizio TOR, avendo cura di adoperarlo soltanto per l'accesso al sito e non per il download dei file: TOR non è stato progettato per l'utilizzo con BitTorrent e, in ogni caso, la velocità sarebbe molto bassa.
Sempre parlando di servizi che permettono di ottenere un certo anonimato, The Pirate Bay suggerisce la possibilità di appoggiarsi a I2P; in qualche caso, però, tutto ciò non è nemmeno necessario.
Alcuni blocchi si basano infatti semplicemente sulla modifica dei registri DNS dei provider: in questo caso è sufficiente cambiare DNS (utilizzando per esempio quelli di OpenDNS, o quelli di Google) per tornare a visualizzare la Baia. Questo sistema non funziona sempre (dipendende da quanto si è impegnato il provider) ma vale la pena tentare.
La lista dei sistemi che permettono di aggirare la censura non è certo finita qui: una menzione merita MAFIAAFire, un'estensione per Firefox che rende semplice l'utilizzo dei proxy che permettono l'accesso a The PIrate Bay.
Vi sono poi, per l'appunto, tutti i vari siti proxy tramite i quali oltrepassare i blocchi: a solo titolo di esempio si possono citare quello mantenuto dal Partito Pirata britannico o l'italiano LaBaia.ws, senza dimenticare il sito The Pirate Bay Italia che offre quattro alternative per raggiungere l'obiettivo.
Segnaliamo nuovamente il già citato nuovo indirizzo IP fornito da The Pirate Bay e che per ora non è stato bloccato.
Infine merita una menzione un metodo semplicissimo riservato agli utenti del browser Opera: attivando l'opzione "Opera Turbo" si scavalcano agevolmente i blocchi.
Questa veloce carrellata dovrebbe essere riuscita a dimostrare come i blocchi che i provider sono obbligati a mettere in atto non servano in realtà a nulla, certamente non a fermare la pirateria: probabilmente la questione va affrontata da un'altra angolazione.
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