Il biodiesel estratto dalla colza sembrava l'alternativa ideale al petrolio ma, tra chi dice che inquina più del gasolio e chi teme per la biodiversità, sembra che una vera soluzione al problema ancora non ci sia. A meno che non venga dai funghi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-11-2008]
Prima o poi il petrolio finirà, questo è certo. Il biodiesel sembrava l'alternativa ideale che trasformava i consumatori in produttori casalinghi e univa hacker e contadini in una strana alleanza.
Qualcuno però capì male, pensando di versare l'olio di colza direttamente nel serbatoio dell'auto, mentre qualcun altro progettava un micro-reattore per creare il biocarburante in casa. Persino McDonald's s'interessò alla produzione di biodiesel, anche se l'Europa metteva dei paletti, temendo la deforestazione e la distruzione dei raccolti.
A un certo punto, poi, una ricerca sostenne che il biodiesel inquina più del gasolio tradizionale, per non parlare del problema della socio-sostenibilità e dell'attentato alla biodiversità; allora iniziò la caccia ai carburanti di seconda generazione, magari derivati dalle alghe, come in Israele, o che si estraggono dai funghi, come sperano di fare negli Usa.
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