Un racconto agghiacciante e una foto impressionante di ragni carnivori enormi in mano a soldati americani in Iraq.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-05-2004]
Un'ennesima bufala sta circolando in Rete in questi giorni, corredata da una foto piuttosto impressionante.
Secondo il testo del messaggio, gli enormi ragni raffigurati "possono correre alla velocità di 15/20 km/h e saltano fino a 3 piedi di altezza" e come se non bastasse "quando ti mordono iniettano una sostanza simile alla novocaina che rende istantaneamente insensibili. Se stai dormendo non ti accorgi nemmeno di essere stato morso e quando ti svegli ti ritrovi senza parte della gamba o del braccio perchè il ragno lo ha rosicchiato per tutta la notte." Gnam gnam.
C'è di che non dormire la notte, ma anche di giorno bisogna stare attenti, stando all'appello: "Se camminando urti qualcosa che sta proiettando ombra su di lui e il sole lo colpisce, comincia a correre perchè il ragno comincerà immediatamente a correre per raggiungere la tua ombra e per tutto il tempo emetter urla terribili... Questi ragni si trovano quotidianamente in Iraq."
Il "trucco" (forse involontario) della foto deriva dal fatto che i ragni sono molto vicini all'obiettivo, mentre lo sfondo (le gambe dei soldati) è lontano; essendo entrambi a fuoco, l'occhio è indotto a credere che si trovino alla stessa distanza e a pensare che i ragni siano grandi quasi quanto la gamba del soldato che sta loro dietro. L'illusione è davvero notevole.
La messa a fuoco simultanea di oggetti vicini e lontani è un effetto tipico di foto scattate in ambienti fortemente illuminati, come appunto il deserto di giorno. L'effetto diventa evidente se ci si chiede chi sta tenendo le inquietanti creature: sono tenute (con una pinza o altro oggetto metallico) dalla mano che si intravede nell'angolo superiore destro. Se si fa il confronto con le dimensioni della mano, i ragni diventano subito decisamente meno mostruosi; grandi, ma non enormi.
Nella pagina Web dedicata a questa bufala ho preparato una versione della foto ritoccata "alla buona" per eliminare l'ingannevole riferimento visivo costituito dalle uniformi degli altri soldati e lasciando soltanto la mano che regge le bestiacce.
Tenendo presente inoltre che sono mostrati due ragni attaccati l'uno all'altro, una volta rimosso il riferimento visivo le dimensioni del singolo ragno diventano molto più ragionevoli: più o meno quelle di una mano umana adulta.
Certo non mi piacerebbe comunque svegliarmi con uno zampettone del genere nel letto (brr), ma è tutt'altra impressione rispetto alla foto iniziale, dove sembrava che ci volesse un Kalashnikov per difendersi dalle incredibili creature.
Chiarito l'equivoco della foto, vediamo cosa c'è di vero nella descrizione. Ben poco: il sito antibufala Snopes.com smentisce quasi tutte le affermazioni inquietanti presentate dall'appello nella sua breve indagine, che riassumo qui.
Questi insetti, chiamati in inglese "camel spider", ossia "ragni dei cammelli" o "ragno cammello", sono artropodi diffusi nei deserti mediorientali. Non sono ragni veri e propri, ma sono classificati come "solifugae", anche se come i ragni sono della classe degli aracnidi. Molte delle leggende che circondano queste poco adorabili creature risalgono alla guerra del Golfo del 1991 e hanno ricominciato a circolare nel 2003 a seguito della nuova guerra in Iraq.
Il nesso con i cammelli deriverebbe, secondo una popolare leggenda, dall'abitudine di questi ragni di nutrirsi dello stomaco dei cammelli, saltando loro addosso da sotto o mangiandoli dall'interno (come facciano a entrarvi è meglio non chiedere).
In realtà il nome deriva semplicemente dalla loro presenza nello stesso habitat in cui si trovano i cammelli. Con le zampe estese, raggiungono i sedici centimetri, e sono effettivamente piuttosto veloci (senza però raggiungere i 20 km/h). Non urlano e non emettono veleno o anestetico.
Secondo un sito dedicato a questi ragni l'affermazione che se "il sole lo colpisce, comincia a correre perchè il ragno comincerà immediatamente a correre per raggiungere la tua ombra" ha un fondo di verità: il nome "solifugae" deriva dal latino e significa grosso modo "che rifugge il sole".
Molte specie di questi ragni, infatti, sono attive di giorno ma si riparano dal caldo correndo da un'ombra all'altra. Spesso tenderanno a rincorrere l'ombra di una persona, dando l'inquietante impressione di inseguirla con intento ostile.
L'indagine completa, con le relative foto, è a vostra disposizione qui.
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