Un saggio di Stefano Gulmanelli su P2P e File Sharing, Street Television, Smart Mob.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-10-2003]
PopWar, il NetAttivismo contro l'Ordine Costituito. Così si intitola l'ultimo saggio, edito da Apogeo, di Stefano Gulmanelli e scritto in collaborazione con Arianna Dagnino, con cui da qualche tempo tiene, sui temi delle nuove tecnologie, uno dei pochi "blog di coppia" italiani: Nomads.
Si tratta di un saggio brillante e documentato, ricco di spunti bibliografici e di link, una rassegna completa ed aggiornata di quanto si muove nel vasto e variegato mondo del NetAttivismo: Smart Mob, Wardriver, Freenetwork, Cypherpunk, Hacktivismo, Sousveillance, P2P e File Sharing, Street Television, Weblog e Wiki, che vengono definite visioni aperte e libertarie nell'uso delle nuove tecnologie.
Il libro si apre con un'immagine, ritenuta emblematica, del NetAttivismo: il 21 marzo 2003 a San Francisco, John Parulis si accampa davanti a uno Starbucks (nota catena di caffetterie Usa) dotato di connessione Wi-Fi e armato di laptop, antenna, una videocamera dgitale e due webcam riprende le grandi manifestazioni anti-guerra in Iraq, mandandole in diretta sul suo sito, in tempo reale, per il timore che le grandi catene televisive non lo facciano.
Si parla delle "Smart Mob", "le masse intelligenti" che si radunano, materializzandosi in pochissimo tempo, in un luogo autoconvocandosi con Sms, e-mail, squillini per condizionare, come hanno fatto, le elezioni presidenziali nelle Filippine o semplicemente per affermare il diritto di riunirsi senza essere "convocati dall'alto", ma anche il rischio delle convocazioni fatte a scopo pubblicitario dagli stessi grandi magazzini: uno dei modi dell'Ordine Costituito di riappropriarsi del terreno perduto.
Si descrive il fenomeno delle Telestreet e quello dei Blog con il tentativo, anche qui, di integrarli, snaturandoli, nei circuiti della comunicazione ufficiale e dei Wiki, i testi come Wikipedia, realizzati "open source", con le stesse regole del sftware libero, che prevedono l'apertura alla collaborazione gratuita di tutti per migliorare e correggere continuamente l'informazione.
Due bei capitoli sono dedicati al fenomeno dei Wardriver e dei Warchalker, che segnano con un gessetto i posti dove sono riusciti ad intrufolarsi in una Wlan; viene dedicata attenzione anche al fenomeno, meno conosciuto, dei Freenetwork, vere isole di collegamento Wireless, che sottraggono il diritto alla comunicazione allo strapotere e allo straguadagno delle grandi compagnie telefoniche.
Tutto il capitolo "Tu non puoi controllarmi" ci parla della rivolta contro i sistemi di telesorveglianza, le grandi reti di telecamere che avvolgono le nostre città piccole e grandi, i nostri luoghi di lavoro, consumo e divertimento, sempre più gestite con software di "face recognition", riconoscimento facciale che ci identifica ovunque e dei rischi che comporta l'acquiescenza e l'indifferenza generale che i netattivisti cercano di provocare.
Diritto alla comunicazione, diritto alla riproducibilità dell'informazione, diritto alla privacy sono veri e propri "campi di battaglia" che Gulmanelli individua tra i gruppi di netattivisti, minoritari ma sempre più agguerriti tecnologicamente e culturalmente, e il "Covernnment", neologismo che significa il blocco tra Governi e grandi "corporation" multinazionali.
Un terreno di elezione dello scontro è proprio quello del copyright e del P2P dove le grandi major dell'intrattenimento musicale e cinematografico hanno intrapreso una guerra, che assimilano a quella contro il terrorismo, contro i sistemi P2P e filesharing; per l'Autore è una guerra che le corporation non possono vincere ma che produce sconquassi, perché i tre diritti sono fortemente intrecciati, proprio sul terreno della tutela della privacy.
E' uno scontro tuttora in atto, che ha momenti di avanzata del NetAttivismo e reazioni vincenti dell'Ordine Costituito, con vecchi equilibri che vanno in crisi e nuovi che si devono formare: Gulmanelli e Dagnino hanno cominciato a raccontarceli, ma è una storia ancora, in gran parte, da vivere e da fare.
Scheda:
Titolo: PopWar
Sottotitolo: Il NetAttismo contro l'Ordine Costituito
Autore: Stefano Gulmanelli, con la collaborazione di Arianna Dagnino
Editore: Apogeo
Prezzo: 13 Euro
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