Il Ministro Gasparri ha presentato il testo del nuovo Codice per le Comunicazioni. Analizziamo le novità.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-05-2003]
Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri presenterà al Consiglio dei Ministri il nuovo Codice delle Comunicazioni, cioè il testo unico delle leggi che regolano le comunicazioni telefoniche e telematiche, che, recependo le nuove disposizioni europee ed italiane, dovrebbe sostituire il Codice Postale del 1973, e dovrebbe essere approvato, ed entrare in vigore, entro Agosto.
Quali le principali novità del testo? Il settore delle comunicazioni viene diviso in diciotto settori in cui stabilire quale è l'operatore predominante, quello cioè da tenere d'occhio per evitare che consolidi la sua posizione a danno dei concorrenti, trasformandosi in un monopolio. Si prende atto, positivamente, che ci possono essere gestori che sono predominanti, per esempio, nel settore Adsl ma mon in quello voce, predominanti come Internet Provider ma non nell'Adsl o nella telefonia mobile, anche se in Italia, oggettivamente, si verificherà che Telecom Italia è predominante in tutto: dal mobile al fisso, dall'Adsl al satellitare alle comunicazioni marittime e Wind-Infostrada va assumendo, con proporzioni diverse, caratteristiche analoghe. Comunque il Ministero delle Comunicazioni ha incaricato una società di ricerca svuluppare uno studio sulla situazione italiana.
Il nodo pare proprio il ruolo del Ministero delle Comunicazioni: oggi è l'Authority a sorvegliare e a regolare la concorrenza nel settore e l'Authority è un organismo formato da un Presidente, nominato dai Presidenti delle Camere che sono un organismo di garanzia istituzionale e da 8 componenti, eletti dalle Camere, 4 per la maggioranza e 4 per le opposizioni. L'Authority per le Comunicazioni non è, però, sola a sorvegliare che nel settore della telefonia fissa e mobile e di Internet non si formino monopoli, cartelli, a danno dei consumatori ma anche l'Antitrust, autorità di garanzia sulla concorrenza formata con gli stessi criteri dell'Authority per le Comunicazioni è spesso chiamata a dare un parere vincolante sulle questioni della concorrenza nelle Tlc. Il nuovo Codice delle Comunicazioni deve dare, secondo Gasparri, un analogo ruolo al Ministro, ma non stabilisce chi debba prevalere in caso di conflitto ed è una riduzione dei poteri dell'Authority contro cui l'attuale Presidente Enzo Cheli ha protestato.
Bisogna anche ricordare che mentre l'Authority ha sanzionato più volte atteggiamenti poco correnti, da parte di Telecom Italia e di Wind nel settore della concorrenza, il Ministro Gasparri si è sempre, pubblicamente, espresso più a favore delle esigenze di questi colossi dell'economia. Bisogna ricordare come il Governo e Gasparri siano entrati più volte in conflitto con l'Authority che ha anche il potere di vigilanza e regolazione del settore radiotelevisivo: come sulle critiche che l'Authority di Cheli ha espresso nei confronti del disegno di legge Gasparri su sistema radiotelevisivo e dell'editoria, che il Ministro ha dichiarato non gradire, o, recentemente la censura dell'Authority per violazione della par condicio a Socci e alla sua intervista a Berlusconi nella trasmissione Excalibur, anche se l'Authority ha censurato Santoro oltre a Socci.
Oggi Cheli, già Presidente della Corte Costituzionale, e in passato vicino a Craxi, come Tesauro, Presidente dell'Antitrust, Rodotà, Garante della privacy, Silvio Spaventa, Presidente della Consob, sono tutti responsabili delle Authority, nominati durante il Governo dell'Ulivo e vicini alle posizioni del CentroSinistra, nel 2004 queste cariche verranno a scadenza e, certamente, verrano nominate persone più vicine all'attuale Governo e, questo, dovrebbe essere una ragione per non ridurre poteri ed autonomia di Authority in settori delicati importanti aldilà del colore di chi governa in un determinato momento.
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