Le principali tecnologie richieste dal mercato: elevata qualità dell'immagine, ottica fisheye, lenti P-iris e backlight compensation.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-05-2013]
Negli ultimi anni il crescente utilizzo di videocamere di rete con risoluzione megapixel ha notevolmente migliorato le prestazioni delle stesse, consentendo di coprire in modo più efficiente le aree da monitorare.
Una buona risoluzione, lenti potenti e nuove tecnologie fanno sì che oggi la copertura degli spazi aperti sia garantita con un minor numero di dispositivi.
Le videocamere di ultima generazione catturano molti più dettagli, si comportano meglio in condizioni di controluce e semi-oscurità, offrono una visuale panoramica di 180° o anche 360° e sono in grado di sorvegliare una zona molto più ampia rispetto alle videocamere VGA standard.
Le videocamere digitali e IP forniscono, infatti, video e fotogrammi ad alta risoluzione anche fino a 75 m di distanza, a differenza delle videocamere analogiche, che si limitano a circa 0,4 Megapixel e che, oltre i 5 metri, sono costrette a rinunciare a definizione e dettaglio.
Il mercato della videosorveglianza è in costante crescita, in Europa e nel mondo, come conferma ABI Research che prevede il raggiungimento della soglia dei 46 miliardi di dollari di ricavi nel 2013.
L'evoluzione futura delle soluzioni di videosorveglianza IP punta tutto sulla qualità di video e immagini. Le principali tecnologie richieste dal mercato sono tre:
1) HD e qualità d'immagine
Il miglioramento delle prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e l'ottimizzazione del Wide Dynamic Range (WDR) sono due aree chiave in cui le videocamere ad alta risoluzione vedranno un upgrade nel corso dei prossimi anni.
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Sono molte le videocamere a 1080p disponibili sul mercato, ma pochissime sono in grado di assicurare performance soddisfacenti in condizioni di scarsa illuminazione o sovra esposizione: il WDR è la funzione delle videocamere che consente di catturare immagini di qualità in varie condizioni di luce.
2) Ottica fisheye
La tecnologia fisheye è di norma utilizzata per gli spioncini delle porte e dà all'utente un ampio campo visivo e una copertura grandangolare. Una videocamera con ottica fisheye, se fissata ad un muro, fornisce una panoramica di 180° di un'intera stanza, mentre fissata a soffitto, garantisce una visione completa a 360° senza punti ciechi.
3) P-Iris e backlight compensation
Le lenti P-Iris controllano il diaframma e ottimizzano l'apertura dell'iris dell'obiettivo al variare delle condizioni di luce, conferendo alle immagini migliore contrasto, nitidezza, risoluzione e profondità di campo.
La ripresa controluce di un'area luminosa, come una vetrina, un lungo corridoio o una porta d'ingresso, fornisce in genere solo la sagoma di una figura nera che si staglia sullo sfondo.
La backlight compensation riporta alla luce il soggetto in primo piano, misurando e comparando tra loro i valori di luminosità delle zone d'ombra (il soggetto) e quelle molto più luminose (lo sfondo), e interviene adeguando la sensibilità della videocamera al livello inferiore di luminosità.
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Da D-Link quattro videocamere HD
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