L'associazione delle major cinematografiche rinuncia a definire latrocinio la copia illegale. [VIDEO]
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-05-2012]
«Non ruberesti mai un'auto» afferma un famoso spot antipirateria per il quale pare dunque scontato equiparare la copia illegale di film o brani musicali a un furto.
Da sempre, a quest'affermazione i difensori della "copia libera" rispondo sostenendo che non si può parlare di furto in senso stretto: un furto priva il legittimo proprietario di un determinato bene, mentre la copia - per quanto illegale possa essere - non tocca l'originale. L'articolo continua qui sotto.
Chris Dodd, CEO dell'Associazione, ha infatti dichiarato che è tempo per la MPAA di «diventare più sottile e attenta ai consumatori», evitando di accusarli di furto.
«Sbagliamo se descriviamo la pirateria come un latrocinio» sostiene Dodd: non perché all'improvviso abbia smesso di credere che la pirateria sia un furto - pare di leggere tra le righe - ma perché per accattivarsi la simpatia della gente è meglio stare attenti alle parole che si usano.
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