Strumentalizzazione: dove il limite?

A pochi giorni dalla sciagura USA si moltiplicano in Internet gli episodi sciagurati di uso indiscriminato delle disgrazie altrui a fini personali.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-09-2001]

L'autore di questo articolo si è interrogato a lungo sull'opportunità di redigerlo; a poche ore di distanza dall'immane catastrofe può apparire quantomeno indecoroso trattare argomenti quali la speculazione, la strumentalizzazione e l'opportunismo più o meno direttamente collegati alla vicenda, così come può apparire inopportuno dare risonanza a tali fenomeni.

Tuttavia ci è parso corretto rendere noti questi casi, riportandoli per come sono e suggerendo una riflessione sugli stessi e su quanto siano effettivamente opportunistici come sono sembrati a noi o se invece debbano essere letti sotto tutt'altra ottica.

Tre accadimenti ci hanno colpito in particolare. Il primo: si tratta di un multimiliardario tedesco che sul suo sito ha pubblicato l'annuncio di offrire una taglia su Bin Laden, il noto terrorista mediorientale accusato dei crimini orditi ai danni degli Stati Uniti. Kim Schmitz, questo il nome del ricco titolare del sito, offre 10 milioni di dollari a chiunque fornisca informazioni utili al suo arresto. Risultato: il suo sito Web questa sera risultava inacessibile a causa di un'eccessiva quantità di richieste.

La seconda storia riguarda invece le torri gemelle: a poche ore dal crollo, sui siti di aste di eBay e yahoo! sono apparse offerte di foto e souvenir delle due torri simbolo dell'economia Americana quali magliette, cartoline, giornali e riviste riportanti immagini dello skyline di Manhattan che probabilmente non tornerà più come prima. Risultato: le aste sono state sospese dai siti gestori ma solo fino al 1 Ottobre.

Infine segnaliamo un atto di denuncia: una società americana ha diffuso un comunicato tramite Internet nel quale accusa gli anti-spammer di essere fautori delle politiche antiamericane di Bin Laden; questi "pericolosi individui" tacciati di concorso in strage, avrebbero la colpa di compromettere l'efficienza del sistema economico americano, impedendo alle imprese di mettere in atto le proprie politiche di comunicazione, bloccando gli indirizzi email di società che effettuano invii di messaggi email indiscriminati e a tappeto agli utenti della rete. Tale opera di boicottaggio sarebbe ispirata ai più saldi principi del terrorista Bin Laden che osteggia il potere economico degli americani. Risultato: hanno conquistato una colonna sul noto TheRegister al quale vi rimandiano per i commenti in orginale.

A tutto questo non si può che commentare chiedendosi dove sia il limite delle necessità di informazione e comunicazione e dove invece quello dell'opportunismo.

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