Il bar dove sniffare ossigeno

E' polemica con le autorità sanitarie ma pare che, dopo tutto, male non faccia.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2008]

oxybar

Dopo Tokyo e New York, due tra le città più inquinate del mondo, pure la capitale francese ha voluto il suo oxybar, un salone di bellezza dove per la modica cifra (si fa per dire) di 1 euro al minuto ci si può rilassare, respirando aromi naturali in alta concentrazione di ossigeno.

Per la legge francese, l'ossigeno viene ritenuto "risorsa terapeutica" quando è puro al 99,5% e in quanto tale deve essere somministrato solo su prescrizione medica; tuttavia quello distribuito -per ora solo in esclusiva- nel salone di bellezza Bleu comme bleu è puro soltanto al 95% e pertanto sfugge alla regolamentazione.

C'è da credere che la moda attecchirà; in definitiva dieci minuti d'orologio -tanti ne sono concessi, non uno di più- assommando l'aromaterapia all'effetto euforizzante dell'ossigeno possono unire l'utile e il dilettevole; infatti i sostenitori affermano che migliorando l'ossigenazione si possano combattere stress, mal di testa e fatica fisica migliorando nel contempo le difese immunitarie e la concentrazione.

Le essenze sono abbastanza varie da accontentare pressoché tutti i gusti e le specifiche esigenze curative, variando dal ginseng al bergamotto, dalla menta piperita all'arancia, alla rosa, al pino silvestre o agli agrumi più o meno noti.

Inizialmente presentato come un servizio rivolto alla clientela del salone, data la curiosità suscitata dall'iniziativa ed il gran numero di richieste il locale dove avviene la "riossigenazione" si è trasformato in un vero e proprio oxybar cioè una struttura riservata al consumo di un gas anziché di una bevanda qualsiasi.

Ovviamente la classe medica transalpina non differisce da quella nostrana e tende a combattere qualsiasi novità che non sia stata preventivamente approvata dai soloni di turno anche perché si vede sottrarre sotto il naso una così promettente fonte di guadagno; e cerca per ora senza successo di limitarne l'impiego allo studio e all'ambulatorio.

Vedremo se, profittando dell'euforia elettorale, anche gli utenti delle nostre città metropolitane in un prossimo futuro potranno assere allietati da uno stop and go profumato e rinvigorente magari finanziato dal ticket d'ingresso per le auto inquinanti; ma sembra lecito nutrire seri dubbi al riguardo.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Non mi dispiacerebbe provare... :?:
8-5-2008 16:26

Tra un po dovremo pagare anche l'aria che respiriamo Leggi tutto
13-3-2008 13:40

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