L'incubo immobiliare di San Francisco

"Affittasi" è il cartello maggiormente in voga per gli uffici di San Francisco. Dopo l'avventura della New Economy che aveva originato una forte richiesta di spazi immobiliari, ora tali spazi sono tornati di colpo disponibili. Complicando la vita alle società immobiliari.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-05-2001]

Spesso pensiamo alla New Economy esclusivamente in termini di computer, Internet e virtualità e ci dimentichiamo che per funzionare ogni impresa, per piccola che sia deve comunque avere una sua sede fisica. E' il famoso aspetto "brick and mortar", per dirla con gli americani che si vantano di essere i padri di questa nuova economia.

Nemmeno loro però sono riusciti a resistere all'euforia della New Economy e anche le attività tradizionali si sono lasciate trascinare in un vortice di guadagni facili. Così per esempio è successo a molte agenzie immobiliari di San Francisco, che hanno registrato in pochi mesi il tutto esaurito per l'affitto di uffici in centro da parte di imprese legate in qualche modo alla New Economy, riuscendo anche a spuntare prezzi molto vantaggiosi per esse. Non solo, ma spesso i signori dell'immobile riuscivano anche ad ottenre partecipazioni significative nel capitale societario di queste nuove imprese.

Piccolo dettaglio: tra ottobre 2000 e febbraio 2001 la maggior parte delle aree affitate sono state restituite ed i contratti rescissi, perché le sedicenti pioniere della rete avevano chiuso i battenti, a causa del fallimento del loro business. I padroni di case e lotti si sono così visti restituire in blocco un rilevante capitale fisico che di colpo ha smesso di produrre reddito, tutto in massa.

Come immaginabile il colpo è stato notevole: non solo ci si è trovati con diversi milioni di metri quadri in più da dover gestire e piazzare sul mercato (si calcola che nel primo trimestre 2001 i "piedi quadrati" o square feet liberi siano passati da 3,7 milioni ad 8,7 milioni), ma si sono anche dovuti abbassare notevolmente i prezzi, vista l'ampia offerta di locali sul mercato e la relativamente scarsa domanda. Si è passati così dagli oltre 100 dollari a "piede quadrato" a meno di 60 dollari in molti casi (ovvero un ribasso da circa 1100 dollari al metro quadro a circa 650).

Sicuramente una sfrotunata serie di eventi per gli imprenditori immobiliari ed in alcuni casi evidentemente anche un eccessivo azzardo imprenditoriale, ma una cosa tra tutte è certa: ancora una volta, nel bene e nel male, la new economy ha finito con il favorire il consumatore abbassando i prezzi finali.

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