Un sito propone di saltare tutti insieme il 20 luglio 2006 per alterare l'orbita terrestre e sanare il clima. O per gabbare gli ingenui?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-04-2005]
Mi arrendo. Sul sito di Repubblica.it è purtroppo scoppiato un caso del quale ho evitato accuratamente di occuparmi fin qui per la sua manifesta stupidaggine, nella speranza che finisse rapidamente nel dimenticatoio. E così, visto l'accumularsi di richieste di spiegazioni nella mia casella di posta, ora mi tocca scriverne. Risparmiatevi i commenti a base di biciclette e pedalate.
Sto parlando di Worldjumpday.org, il sito che propone di radunare 600 milioni di persone e farle saltare contemporaneamente il 20 luglio 2006, allo scopo di alterare l'orbita terrestre e pertanto migliorare il clima.
Non mi dilungo troppo sul perché l'idea è assolutamente insensata. La massa della Terra ammonta a 6x1024 chilogrammi. Per chi non ha dimestichezza con le potenze, la massa del pianeta equivale a seimila miliardi di miliardi di tonnellate. Seicento milioni di persone, con un peso medio di 80 chili, ammontano a 48 milioni di tonnellate (48x109 kg). Facendo due conticini, salta fuori (se mi passate il gioco di parole) che il rapporto fra questi due valori è 1/125.000.000.000.000.
C'è poi il dettaglio non trascurabile che i saltatori salterebbero in direzioni differenti (a causa della curvatura terrestre), per cui la loro azione verrebbe applicata senza un verso preciso. Ma se non siete ancora convinti, accomodatevi: anzi, scrivetemi, perché ho in cantina un disco volante venusiano che vi può interessare. Lo metto all'asta insieme alla Fontana di Trevi, prezzo da intenditori.
Ma alllora cosa c'è dietro? A giudicare dai dati di Whois, che rivelano che l'intestatario è un certo Torsten Lauschmann, abitante a Glasgow, si tratta semplicemente di una forma di autopromozione. Lauschmann ha anche altri siti, come Lauschmann.com e Slender Whiteman, che pubblicizzano la sua attività di artista di strada. Le sue attività e i premi ricevuti nel regno Unito sono documentati in Rete.
Non si tratta, insomma, di una raccolta di indirizzi di e-mail ordita da uno spammer, come hanno sospettato in molti. E le fonti scientifiche citate, compreso il "professor Hans Peter Niesward di Monaco", sono inventate di sana pianta: anzi, il filmato del "professore" ritrae probabilmente lo stesso Lauschmann, visto che la voce è identica a quella che si trova sulla sua segreteria telefonica (sì, l'ho chiamata).
Vista la facilità con la quale è stato possibile reperire queste informazioni (numero di telefono compreso), stupisce che Repubblica non metta in dubbio minimamente le credenziali del "professore" e dica che "in questo caso non è possibile fornire dati precisi sull'attendibilità del sito".
Stupiscono anche le parole attribuite al direttore del dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino, che sicuramente sono state travisate, perché nessun fisico oserebbe esprimersi a favore di questa teoria, specialmente usando espressioni prive di senso come quelle citate nell'articolo.
Aggiornamento (19/4/2005): Sono stato contattato dall'autrice dell'articolo di Repubblica, che conferma le parole del direttore del dipartimento, di cui ha registrazione. Sono allibito.Tanto di cappello, insomma, a Torsten Lauschmann, che è riuscito a farsi pubblicità sfruttando sapientemente le risorse di Internet; e cappello da asino a tutti quelli che hanno incautamente pubblicato e passato agli amici questa burla senza fare il minimo sindacale di ricerca.
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