Nelle ultime presidenziali americane sono stati impiegati software per la votazione elettronica a sorgente chiuso.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-11-2004]
In qualche cittadina dell'Ohio sembra che alcune macchinette per il voto elettronico siano impazzite. In cittadine di appena 623 abitanti hanno assegnato ben 3000 voti a George W. Bush.
Dice il proverbio: errare humanum est. Il problema è che non si tratta di umani ma di software che prima registrano il voto dell'elettore attraverso un touchpad e poi contano le preferenze. Dovrebbero essere infallibili... ma forse non è così.
Forse non tutti sanno che il maggior produttore di macchinette per il voto elettronico è una società che si chiama Diebold e che il sistema operativo su cui gira il software per il conteggio dei voti è nientemeno che Microsoft Windows.
Ma Diebold non è la sola produttrice di voting machine (così le chiamano gli americani) a utilizzare software chiuso funzionante su piattaforme Windows. ES&S e Sequoia sono le altre due società produttrici di voting machine che hanno offerto i propri servizi nelle presidenziali americane del 2 novembre.
Tornando a Diebold, Netcraft ricorda come ben 75,000 voting machine siano utilizzate in ben nove stati, tutte appoggiandosi a un software denominato Global Election Management System (Gems) che a sua volta utilizza database Access per archiviare le preferenze di voto.
Bev Harris, un attivista informatico, ha dimostrato che il file Access in cui Gems archivia le preferenze e il totale dei voti può essere tranquillamente falsificato, semplicemente aprendolo con Access e modificandolo a piacimento.
Diebold, società con sede in Ohio, non produce comunque solo voting machine. Nell'Agosto 2003 alcuni ATM (i comuni bancomat) erano stati messi in ginocchio da Nachi, un worm per sistemi windows particolarmente aggressivo. Gli ATM colpiti funzionavano tutti su software Diebold operante all'interno del sistema operativo Microsoft Windows Xp Embedded, vulnerabile all'exploit sfruttato dal worm.
L'alternativa open source (a sorgente pubblicamente accessibile) alle voting machine basate su software proprietario fortunatamente esiste: si chiama EVM2003, è scritto in Python e usa il linguaggio XML per archiviare i dati raccolti ma purtoppo rimane soltanto un'applicazione promossa da un'organizzazione no-profit senza ricevere la dovuta attenzione... almeno per adesso.
Per chi fosse volesse familiarizzare con l'interfaccia di EVM2003 è disponibile una simulazione accessibile da qualsiasi web browser.
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