Pieno successo per il Netstrike anti-Urbani

Il sito del Ministero guidato da Urbani è stato inagibile per parecchio tempo a causa del netstrike di protesta contro il suo Decreto anti-P2P.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-06-2004]

Non poteva andare diversamente: il netstrike, definito anche girotondo telematico, contro il sito del Ministero dei Beni Culturali, promosso dal Bo.Bi., contro il Decreto P2P, che ha proprio il Ministro Urbani come responsabile, è perfettamente riuscito nel pomeriggio di lunedì 31 maggio, bloccandone per ore l'accesso.

Intanto, anche il Ministro per l'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca annuncia l'approvazione di un D.L. apposito per modificare in 2 punti il Decreto Urbani: abbassare le tasse previste sull'harware e software per la riproduzione audio/video e modificare la dizione "per trarne in profitto" in "fini di lucro", limitando le sanzioni penali al solo file-sharing commerciale mentre quello personale sarebbe sanzionato solo con una multa.

L'approvazione definitiva del nuovo D.L. che ripara, solo parzialmente, le ingiustizie contenute nel D.L. Urbani è prevista solo per la seconda metà di giugno, dopo le elezioni Europee ed amministrative che catalizzano l'impegno dei parlamentari.

Per questo la mobilitazione anti-Urbani nei prossimi giorni non cesserà anche perché Enzo Massa, potente direttore generale dell'associazione dei discografici (Fimi) e lobbista ispiratore del Decreto ha già rinnovato la richiesta affinché il Decreto Urbani rimanga tale e quale, carcere compreso.

Il modello per Mazza è quello degli Usa dove le potenti lobby discografiche premono per leggi nuovamente ancora più repressive delle attuali.

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Pier Luigi Tolardo

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