La beffa dei cookie rifiutati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-06-2024]
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La beffa dei cookie rifiutati
L'articolo dei ricercatori del Politecnico di Zurigo, disponibile presso Usenix.org, spiega il metodo usato per documentare con i dati quello che molti utenti sospettano da tempo: i ricercatori hanno adoperato il machine learning, una particolare branca dell'intelligenza artificiale, per automatizzare il processo di interazione con queste richieste di cookie dei siti. Questo ha permesso di estendere la ricerca a ben 97.000 siti fra i più popolari, scelti fra quelli che si rivolgono principalmente a utenti dell'Unione Europea, includendo siti scritti in ben undici lingue dell'Unione.
Con questo approccio, i ricercatori hanno potuto inoltre includere vari tipi differenti di avviso per i cookie e hanno potuto distinguere addirittura i vari tipi di cookie richiesti, ossia quelli necessari per il funzionamento del sito (i cosiddetti cookie tecnici) e quelli usati dai pubblicitari per tracciare i visitatori del sito (i cosiddetti cookie di profilazione), e sono riusciti anche a distinguere l'uso conforme o non conforme di questi cookie.
In pratica, il software sviluppato dai ricercatori ha interagito con gli avvisi per i cookie di questi siti nello stesso modo in cui lo avrebbe fatto una persona, ossia riconoscendone il testo e agendo di conseguenza, adattandosi alle singole situazioni, cliccando su "Accetto" o "Rifiuto" a seconda dei casi e acquisendo una copia dei cookie lasciati dal sito per verificare quali dati venivano acquisiti nonostante il rifiuto. Questo è il tipo di ricerca per il quale l'intelligenza artificiale risulta efficace e rende fattibili studi che prima sarebbero stati impossibili o assurdamente costosi.
I risultati, però, sono sconsolanti: oltre il 90% dei siti visitati con il software scritto dai ricercatori contiene almeno una violazione della privacy. Ci sono violazioni particolarmente vistose, come la mancanza totale di un avviso per i cookie nei siti che usano i cookie per la profilazione dei visitatori, che secondo i ricercatori si verifica in quasi un sito su tre, ossia il 32%.
Il 56,7% dei siti esaminati non ha un pulsante che consenta di rifiutare i cookie ma ha solo un pulsante per accettarli. I siti che hanno questo pulsante di rifiuto e fanno profilazione commerciale tramite cookie nonostante l'utente abbia rifiutato la profilazione sono il 65,4%. Fra i siti che usano i cookie di profilazione, uno su quattro, ossia il 26%, non dichiara di farlo.
Un altro dato interessante che emerge da questa ricerca è che i siti più popolari sono quelli che hanno la maggior probabilità di offrire un avviso per i cookie e un pulsante per rifiutarli e che maggiormente dichiarano di profilare gli utenti, ma sono anche i siti che tendono a ignorare maggiormente il rifiuto degli utenti o a presumere un consenso implicito. In altre parole, dicono i ricercatori, "i siti popolari mantengono una facciata di conformità, ma in realtà rastrellano più dati degli utenti di quanto facciano i siti meno popolari."
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