La fine del mondo, di silicio

Cassandra Crossing/ Cosa c’è nelle CPU e in tutti gli altri chip che fanno girare il mondo? Solo quello che c’è scritto nei datasheet? No, c’è molto di più e la complessità, come sempre, è pericolosa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-04-2024]

cassandra silicio
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La fine del mondo, virtuale

Cosa succederebbe se l'intera informatica di tutto il mondo si fermasse? Se i computer, tutti assieme, si bloccassero o, peggio, si mettessero a fare altro? I lettori di Cassandra, reduci dalla lettura della prima parte di questa miniserie, potranno cogliere il collegamento, mentre gli altri sono vivamente invitati a fermarsi un attimo e leggerla.

Talvolta ce lo dimentichiamo; al mondo non è il software che fa succedere le cose, ma sono quei pezzetti di silicio finemente inciso e stampato, altrimenti noti come circuiti integrati, o per quelli incapaci di parlare di tecnologia in italiano, chip.

I più importanti sono le CPU, dall'Intel 4004 in poi. E siamo abituati a pensare che le CPU siano oggetti monolitici, che funzionano in un determinato modo e non possono assolutamente essere sovvertiti.

«Madornale errore» — direbbe il nostro pluricitato amico Jack Slater; e probabilmente mai come in questo caso avrebbe ragione.

La causa prima di tutto questo è lo spreco di transistor, reso possibile dalle tecnologie di produzione dei circuiti integrati. Si riescono a fare sempre più piccoli, sempre più economici, e i circuiti integrati moderni ne hanno un numero sempre maggiore.

I numeri delle CPU fanno spavento. Nel 1976 uno Z-80 si accontentava di 8.500 transistor, mentre oggi una CPU Apple M2 Ultra ne ha 67.000.000.000; Intel ha in produzione Wafer Scale Engine 2, un'architettura di chip che permette di realizzare CPU fino a 2.600.000.000.000 transistor. Sì, parliamo di trilioni di transistor!

Non penserete mica che servano a implementare una cosa semplice come una CPU "pura"? No, sono decenni che le CPU commerciali sono in realtà macchine molto, molto, ma davvero molto più complesse, che si comportano "normalmente" come CPU in virtù di una architettura sottostante molto più elaborata, basata su microcodici, che è in parte programmabile per modificarne le funzionalità.

Facciamo un esempio, ormai datato (2005) ma ben esemplificativo del problema. Tutte le CPU Intel prodotte negli ultimi 15 anni contengono ME, un Management Engine (motore di gestione) che permette di amministrare un Pc e fare cose anche quando il Pc è spento, anche senza hard disk, anche quando è guasto, purché abbia l'alimentazione elettrica; e ovviamente anche mentre è acceso, anche mentre una persona ci sta lavorando.

Rileggete la frase precedente, e tremate. Questa è una funzionalità pubblica, pubblicizzata e venduta come funzionalità amministrativa; e in effetti, in certi ambiti aziendali, può davvero essere utile.

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Un intero sistema operativo nascosto nelle CPU

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