UE, ecco la prima bozza per la regolamentazione delle IA

L'AI Act inizia a prendere forma, stabilendo divieti per gli utilizzi dell'intelligenza artificiale considerati inaccettabili, come il riconoscimento facciale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-06-2023]

ue ai act

Il Parlamento Europeo ha compiuto il primo passo per l'introduzione del cosiddetto AI Act, la normativa destinata a regolamentare l'uso delle intelligenze artificiali all'interno della UE.

L'origine della proposta di legge non è recente: risale infatti all'aprile del 2021, prima dell'apparizione e del successo delle IA generative, ed era nata con lo scopo immediato di mettere dei paletti all'utilizzo degli algoritmi di IA in maniera impropria in operazioni quali il rilevamento biometrico o il riconoscimento facciale.

Nella sua forma attuale, l'AI Act tuttora contiene questi elementi e, se approvato così com'è, porterà al divieto dell'utilizzo di sistemi come il riconoscimento facciale in tempo reale operato da remoto, ma anche al bando di tecnologie che consentano di «classificare le persone sulla base del loro stato socio-economico o di caratteristiche personali» (il cosiddetto social scoring)), nonché dei dispositivi che presentino funzioni atte a manipolare il comportamento in maniera pericolosa, come certi giocattoli per bambini ad attivazione vocale.

La bozza approvata dall'europarlamento prende però anche in considerazione le ultime evoluzioni in materia di intelligenza artificiale e contiene obblighi per le aziende che operano nel campo delle IA generative - come la nota OpenAI - affinché rendano pubblico ogni contenuto generato dalle loro IA; inoltre, esse dovranno assicurarsi che non vengano generati contenuti illegali e i dati adoperati per addestrare i modelli, se protetti da copyright, dovranno essere resi noti.

Da qui all'approvazione della versione definitiva dall'AI Act molte cose potrebbero però cambiare: gli interventi della Commissione Europea, del Consiglio dell'Unione Europea e del Parlamento stesso potrebbero portare a modifiche anche sostanziali: già si parla, per esempio, di introdurre eccezioni che consentano l'utilizzo del riconoscimento facciale per questioni di sicurezza.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

convenienza ovviamente o arma di distrazione di massa se preferisci. Leggi tutto
30-6-2023 18:13

Infatti io sto proprio parlando del chi possa usare questi mezzi: nessuno senza previo consenso popolare esplicito e soprattutto infornato. Né con i buoni motivi, né con quelli cattivi, né con le emergenze, né con le scuse, né con le invenzioni. Semplicemente le zampe sulla mia vita privata non ce le metti senza consenso. Non mi... Leggi tutto
25-6-2023 11:50

Questi sono discorsi complicati, ma se volete renderli semplici, beh semplificando si deve dire che non va regolamentato il mezzo ma la persona che lo usa ed i motivi che lo muovono. il riconoscimento facciale o l'analisi dei flussi finanziari di un conto corrente bancario non sono il problema, sono l'uso che io ne faccio: se lo uso per... Leggi tutto
23-6-2023 21:57

Ma se al cittadino da fastidio, perché lo Stato lo deve fare? Dovrebbe essere un servizio, non un'imposizione. Ma quando è ora di farsi i cazzi tuoi, come ad esempio nel guardare il conto corrente di tutti, stranamente non si fanno mai referendum confermativi. In teoria il cittadino potrebbe anche decidere che preferisce avere qualche... Leggi tutto
22-6-2023 23:35

{j0e}
Per rispondere anche al commentatore: quando sarete vittime di un crimine, da un semplice furto ad azioni ben più gravi, ringrazierete e benedirete qualsiasi camera che aiuterà le forze dell'ordine. Sto cruccio di voler restare "invisibili" in spazi pubblici è veramente ridicolo. La classificazione... Leggi tutto
21-6-2023 17:13

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