Cassandra Crossing/ Non si può semplicemente scegliere di vivere senza l’IA, esattamente come non si può scegliere di vivere come se i social non esistessero.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-04-2023]
«Chi non ha mai ceduto a ChatGPT, facendogli creare un canovaccio su un argomento, il riassunto di un articolo, una risposta di poco valore per una mail poco interessante?».
Cassandra, poveretta, non ammonisce: avverte. Cassandra è al vostro servizio, non come assistente digitale, ma organico 100%; non come algoritmo infallibile ma come "best effort" in buonafede. È per questo motivo che dedicherà alcune esternazioni "a tema" al problema di convivere con l'IA.
Deve però chiarire fin dall'inizio che "convivere con l'IA" non significa solo imparare a capire se e quando usare o non usare l'IA, ma soprattutto dove e quando altri la stanno usando o l'hanno usata. Non significa solo gestire interazioni dirette con essa, ma vivere in una società e in un mondo in cui la sua adozione è già in corso ed è inevitabile, come è stato per energia fossile o la fissione nucleare. E su cui avrà un impatto paragonabile.
Magari prima che il cambiamento climatico ci ridimensioni come specie, potrebbe anche incidere a livello planetario, facendoci progredire o regredire. Questo nemmeno la vostra profetessa preferita ve lo può dire.
Ma certamente trasformerà l'Infosfera in qualcosa che oggi possiamo solo tentare di immaginare. E non sarà bello.
Allora, questa prima parte è destinata all'argomento più immediato e più importante dell'uso delle IA generative preaddestrate stile ChatGPT, cioè l'uso nella comunicazione scritta.
La scrittura è probabilmente la singola invenzione che più ci ha influenzato come genus Homo; apparsa in un genoma che manifestava fortissime abitudini gregarie e sociali, ha permesso che queste diventassero il motore di un progresso culturale inarrestabile, sostituendo l'uso della memoria intergenerazionale, che aveva insuperabili limiti di esattezza e di capacità.
Ci ha dato la possibilità di sviluppare una cultura. E con l'avvento del digitale una "Infosfera". Ma non mettiamo troppa carne al fuoco.
La scrittura ha permesso, oltre alla conservazione della memoria, la trasmissione di tecniche complesse, la creazione della storia e di settori culturali specializzati, la nascita di forme d'arte altrimenti impossibili, l'emersione di sistemi giuridici in grado di essere compresi da tutti e di evolvere con la società.
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IA o neuroni?
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