Il gigante sostiene che in realtà le persone coinvolte sono meno, ma il problema rimane.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-10-2022]
L'ammissione viene direttamente da Microsoft: a causa di un server non configurato correttamente, i dati di «alcuni» clienti dell'azienda sono rimasti, per un certo periodo di tempo, accessibili a chiunque via Internet.
Il problema è stato notato lo scorso 24 settembre da SOCRadar, che ha immediatamente informato Microsoft; questa ha provveduto a correggere la situazione e poi, lo scorso 19 ottobre, ne ha parlato sul proprio blog ufficiale.
Quel che si sa ufficialmente è che nessun account utente né alcun sistema è stato compromesso.
Per quanto riguarda i dati lasciati in bella mostra, tutti relativi a «interazioni tra Microsoft e potenziali clienti», si tratta di nomi, indirizzi email, contenuti delle email, nomi di aziende e numero di telefono, più eventuali allegati.
Quel che non si sa ufficialmente, invece, è quanti siano i clienti colpiti dalla disattenzione di chiunque abbia configurato il sistema rimasto "aperto". È pur vero che Microsoft afferma di aver avvisato ogni singolo cliente coinvolto, ma sarebbe comunque interessante sapere di quante realtà si stia parlando.
SOCRadar sostiene che i clienti coinvolti siano 65.000, distribuiti in 111 Paesi, ma Microsoft è stata svelta a replicare che gli esperti di sicurezza avrebbero «grandemente esagerato la portata del problema», poiché non avrebbe notato che alcuni dati erano semplicemente duplicati. I numeri ritenuti reali, tuttavia, non sono stati divulgati.
Il problema, in ogni caso, si è verificato ed è possibile che i dati rimasti visibili siano finiti in mani indesiderabili, che potrebbero adoperarli per operare furti d'identità o altro ancora: i clienti contattati da Microsoft faranno quindi bene a seguire attentamente le istruzioni fornite dall'azienda di Redmond per evitare conseguenze spiacevoli, nella speranza che certe disattenzioni non si ripetano.
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