UK, la polizia non può costringere un sospettato a fornire le password

Un giudice sventa la creazione di una ''backdoor legale'' per accedere ai dati di tutti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-05-2016]

polizia disco criptato

Negli Stati Uniti non hanno dubbi: un sospettato che non voglia fornire la password per decifrare i suoi hard disk deve marcire in prigione finché non cambia idea.

Nel Regno Unito le cose vanno diversamente: un giudice ha impedito alla National Crime Agency (NCA) di obbligare un uomo - Lauri Love, sospettato di aver acceduto illegalmente ad alcuni computer statunitensi - a rivelare le proprie password.

Dal punto di vista della legislazione del Regno Unito si tratta di un precedente importante. La legge che regola ciò che è possibile fare durante le indagini e che risale al 2000 (RIPA: Regulation of Investigatory Powers Act) contiene alcune norme che permettono agli investigatori di obbligare i sospettati a consegnare le proprie password, ma controbilancia dette norme con altre che assicurino che la richiesta avvenga entro canoni di ragionevolezza.

Love, arrestato nel 2013 in quanto sospettato di aver violato alcuni sistemi informatici, ha subito perquisizioni e sequestri ma gli investigatori si sono dovuti fermare davanti al contenuto criptato di alcuni hard disk.

Appellandosi alla RIPA, la NCA ha cercato di costringere Love a rivelare le password ma l'uomo si è rifiutato, nonostante il diniego lo esponesse al rischio di passare due anni in carcere.

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Sul momento, la NCA ha desistito. Poi, nel 2015 ha restituito a Love una parte del materiale registrato, trattenendo però un PC desktop, due portatili, due dischi esterni e una scheda SD. A quel punto, Love si è rivolto alla giustizia per riavere anche quei dispositivi.

A quanto riportano le cronache, a seguito di ciò la NCA ha cercato di ottenere un'ingiunzione del tribunale per avere l'accesso ai dati criptati, sostenendo di doverli esaminare completamente prima di poter dare il via libera alla restituzione e affermando che se Love non avesse obbedito avrebbe rischiato di essere accusato di oltraggio alla corte.

Il giudice però non è stato del medesimo parere: ha stabilito che nessuno può obbligare chicchessia a rivelare le proprie password, evitando in tal modo che la NCA creasse una sorta di backdoor legale per accedere ai dati di ogni cittadino.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Pare che qualche giudice che difende la giustizia e la libertà e i diritti dei cittadini ci sia ancora anche se sempre più rari.
28-5-2016 11:48

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