Il famigerato messaggio ''Questo video non è disponibile nel tuo Paese'' diventerà soltanto un ricordo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-12-2015]
È il "problema di Netflix" (ma anche di YouTube, BBC iPlayer, Amazon Instant Video e altri): in Paesi diversi lo stesso servizio offre contenuti diversi, per cui ciò che è visibile di Italia non lo è più nel Regno Unito, o viceversa.
Queste restrizioni geografiche sono una sofferenza anche per gli utenti che si spostano spesso all'interno dell'Unione Europea, che a seconda dello Stato in cui si trovano potranno constatare l'inaccessibilità di alcuni dei contenuti per i quali hanno peraltro pagato.
Tutto ciò non è mai piaciuto all'Unione Europea, che ora è passata dalla teoria ai fatti pubblicando una proposta concreta per la loro abolizione all'interno della più ampia riforma del copyright.
Ciò significa per esempio che gli utenti di Netflix potranno accedere a tutti i loro contenuti indipendentemente dal luogo in cui si trovano ma anche che gli utenti di HBO Swedish potranno continuare a utilizzare il loro servizio anche in Paesi in cui esso non è presente, come l'Italia.
«È nostra intenzione garantire la portabilità dei contenuti a livello transfrontaliero. Chi acquista legalmente contenuti - film, libri, partite di calcio, serie televisive - deve potervi accedere ovunque vada in Europa» ha dichiarato Andrus Ansip, vicepresidente e commissario responsabile per il mercato unico digitale.
Una buona notizia, quindi, anche se con un piccolo lato negativo. Finora chi voleva accedere ai propri contenuti da uno Stato in cui questi non erano disponibili poteva usare una VPN; allo stesso modo si poteva usare una VPN per fingere di accedere da un altro Stato rispetto al proprio e accedere così a una libreria di contenuti diversa.
Se passerà la proposta di abolizione dei blocchi regionali voluta dalla Commissione Europea, ciò non sarà più possibile. L'ideale sarebbe che i fornitori dei vari servizi aprissero il loro intero catalogo a tutti gli utenti, indipendentemente dalla nazionalità.
Questa ulteriore evoluzione richiederebbe però un ancora più serio ripensamento delle licenze per il diritto d'autore, i cui titolari già non vedono positivamente la volontà di eliminare le restrizioni geografiche.
In ogni caso, prima che tutto ciò diventi realtà sarà necessaria l'approvazione del Parlamento Europeo: se tutto andrà bene, i blocchi spariranno non prima del 2017.
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