Non solo non è costretta a utilizzare unicamente materie plastiche, ma è anche completamente open source.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-01-2014]
Sebbene siano in grado di realizzare quasi ogni cosa, le stampanti 3D sino a oggi sono state limitate nell'uso dei materiali alle sole materie plastiche, pur esistendo alcune notevoli eccezioni.
Un gruppo di scienziati della Michigan Technological University, guidato dal profesor Joshua Pearce, ha però trovato il modo di aggirare questo limite creando un apparecchio che stampa sovrapponendo sottili strati di acciaio.
Non solo: l'intero progetto è open source e la stampante risultante può essere realizzata a costi contenuti.
Il costo complessivo dei vari componenti, infatti, è inferiore a 1.500 dollari (poco più di 1.100 euro). Esistono, in realtà, stampanti che adoperano il metallo, ma il loro costo è nell'ordine del mezzo milione di dollari.
Spiega il professor Pearce: «Piccole e medie aziende saranno in grado di costruire componenti ed apparecchi velocemente e facilmente adoperano progetti scaricabili, liberi e open source: ciò rivoluzionerà l'economia, a beneficio di molti».
Se il professore vede l'applicazione della propria invenzione presso le aziende è perché una stampante 3D che adopera il metallo è intrinsecamente un po' più pericolosa di quelle che utilizzano materiali plastici: per questo motivo non ne è previsto, almeno per ora, un impiego domestico.
«In realtà» - ha aggiunto l'inventore, pensando alla rivoluzione che la sua stampante potrebbe comportare - «non so se siamo abbastanza maturi da gestirla. Ma credo che utilizzando un approccio open source siamo a breve distanza da una società alla Star Trek, in cui non esiste il problema della scarsità, in cui i "replicatori" creano una vasta gamma di oggetti a richiesta, il che ha come risultato benessere per tutti a costo ridottissimo. Presto saremo in grado di fare quasi tutto».
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