Il movimento cosidetto dei Girotondi è un movimento spontaneo, sganciato dagli stessi partiti del centrosinistra, che a volte lo guardano con timore e diffidenza, nato da un gruppo di amiche, tra cui Daria Vecchioni, giornalista e moglie di Roberto Vecchioni, che ha eletto, a furor di popolo suo leader il regista Nanni Moretti.

E' un movimento che ha voluto subito solidarizzare con i magistrati del Pool di mani pulite, criminalizzati da alcune forze politiche, e che contesta modifiche alla legislazione come la depenalizzazione del falso in bilancio (che in Usa sta per essere punito con pene venticinquennali), sulle rogatorie internazionali, ed ora sul legittimo sospetto. Viene contestata la politica della giustizia di questo Governo che rischia di assicurare l'impunità a politici e imprenditori, corrotti e corruttori.

Un movimento del genere, nato senza sedi, soldi, giornali né Tv, senza leader né organismi formali, come ha fatto a diventare un movimento che ha già portato in piazza migliaia di persone comuni, molte non politicizzate o simpatizzanti del centrodestra? E come riuscirà a portare 100.000 persone alla manifestazione del 14 settembre, prima della riapertura delle Camere? Come ha fatto in un momento di crisi dell'opposizione e della passione politica in genere, senza contare sull'appoggio di partiti e sindacati?

Molto ha fatto la passione civile delle animatrici del movimento che hanno dato vita ad un tam-tam frenetico di e-mail, Sms, passaparola telefonico. Centinaia e centinaia di e-mail per chiedere la partecipazione di amici che hanno portato e avvisato altri amici: un perfetto esempio di integrazione tra attivismo tradizionele, fatto di cortei e sit-in e net-attivismo fatto di e-mail e di Sms. La piazza virtuale è diventata piazza reale che, come ci ricorda Umberto Eco, è la sostanza della democrazia, qualunque idea si abbia.

Ora il tam-tam spontaneo si è un po' istituzionalizzato nel sito Cento Movimenti, con una sua newsletter quotidiana, le indicazioni per contribuire al movimento e prenotare il viaggio per la manifestazione di Roma. Tutto questo contribuisce a sfatare la convizione che Internet isoli le persone dal contesto sociale e diminuisca la partecipazione politica, anzi può favorirla, purchè ci sia la passione, naturalmente.

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