La legge Urbani, che criminalizza il P2P, era stata approvata anche dall'opposizione perché conteneva aiuti e provvidenze per il cinema: aiuti che la legge Finanziaria 2006 vuole abolire.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-10-2005]
Una delle motivazioni della legge Urbani (che introduce gravi sanzioni per il P2P di materiale audiovisivo coperto da copyright), anzi la più forte, che aveva convinto la stragrande maggioranza dell'opposizione (tranne Rifondazione e Verdi) erano gli aiuti per il cinema italiano, previsti all'interno della legge.
Per questo la legge Urbani, prima di essere approvata, aveva avuto un iter in cui era stato difficile modificarla, visto il suo contenuto considerato salvifico per il nostro cinema.
Successivamente Urbani è passato alla Rai come consigliere d'amministrazione, mentre la nuova legge Finanziaria, firmata da Tremonti e approvata dal Governo Berlusconi, azzera del tutto i contributi per il cinema italiano, così come taglia del 45% i finanziamenti del fondo dello spettacolo, rischiando di mettere in crisi la programmazione del Teatro alla Scala, del Regio di Torino e delle "Olimpiadi della Cultura", legate alle Olimpiadi invernali (e che avevano fatto aggiudicare a Torino l'evento, quando il Cio decise) che qualche giorno prima lo stesso Governo aveva presentato in pompa magna alla stampa internazionale; anche la Biennale del Cinema di Venezia rischia di chiudere per mancanza di fondi.
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