Wi-Fi aperto? Non sei responsabile (2)
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-05-2012]
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Wi-Fi aperto? Non sei responsabile
La richiesta di danni avanzata dal CIAPC (che accusava la donna di «manifesta negligenza»), a ben vedere, si muoveva pedissequamente lungo le linee tracciata nella normativa francese Hadopi 2 e nel famigerato accordo ACTA, cui per altro la Finlandia non aderisce e probabilmente non aderirà mai.
Se vogliamo, la richiesta (comprensiva di danni e interessi) non era poi spropositata, limitandosi a soli 6.000 euro; ma in queste cose è il principio che conta.
Per cui un plauso va alla Corte che ha giustamente sentenziato che l'utente di una rete Wi-Fi che non sia a sua volta implicato in un download illegale non deve essere sanzionato, non avendo alcun obbligo di mettere in sicurezza la propria connessione. L'articolo continua qui sotto.
La sentenza andrebbe forse meditata (e digerita) specialmente dai nostri politici - anche se fossero in tutt'altre faccende affaccendati - perché la situazione generale delle telecomunicazioni oggi da noi regge, come in Finlandia, soprattutto sulla rete telefonica cellulare.
Non è detto, però, che la copertura offerta dai gestori di sistemi avanzati di connessione debba restare concorrenziale con le reti Wi-Fi, specialmente se queste ultime continueranno sempre più ad essere offerte gratuitamente a tutti i cittadini da parte di privati e pubbliche amministrazioni.
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Milton