Un portavoce ha rotto il silenzio stampa: ok i cloni, ma torneremo presto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2014]
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The Pirate Bay e Eztv non raggiungibili
Nel complicato panorama fatto di cloni, mirror, proxy e siti che si spacciano per «la vera Pirate Bay», una voce finora è mancata: quella dallo staff del sito originale.
Dopo il raid, tutti i membri sono rimasti per così dire alla finestra a osservare lo svolgersi degli eventi, per lo meno sino a ora.
Mr 10100100000, uno dei gestori di The Pirate Bay, ha infatti rotto il "silenzio stampa" e in un'intervista a TorrentFreak ha raccontato la vicenda dal punto di vista dello staff, oltre a dare qualche indicazione sui piani futuri.
«Non siamo rimasti sorpresi dal raid» ha dichiarato Mr 10100100000. «È una cosa che è parte del gioco. In realtà, non potrebbe importarci di meno».
L'intervento della polizia, lungi dall'essere considerato una sciagura, pare invece essere stato preso come l'occasione per una pausa di riflessione: «Quanto a lungo dovremmo andare avanti? A che scopo? Eravamo anche un po' curiosi di vedere come avrebbe reagito il pubblico».
La realtà è che nemmeno lo staff di The Pirate Bay sa se il sito tornerà online: «Ricominceremo? Ancora non lo sappiamo. Ma se e quando lo faremo, sarà con un'esplosione».
Dato che non c'è un amministratore al quale sono demandate le decisioni sul futuro della Baia, l'intero staff - tra le 30 e le 50 persone - sta al momento discutendo e confrontandosi per decidere che cosa fare; l'esito della discussione è tutt'altro che scontato.
Nel frattempo però, Mr 10100100000 e soci guardano con un certo favore ai cloni, pur rendendosi conto che il comportamento scorretto di certi siti sia un problema: per esempio il fatto che la versione originale di thepiratebay.ee costringesse gli utenti a pagare.
«Abbiamo sempre vissuto secondo il Kopimi. Adoriamo essere clonati. Sarebbe fantastico se, come nel film classico Spartacus, ognuno si alzasse e dicesse "Io sono The Pirate Bay"» conclude Mr 10100100000.
Notizia del giorno, infine, è che la persona arrestata nel raid della scorsa settimana è stata rilasciata, anche se rimane oggetto di indagine.
Si crede infatti che si tratti di uno dei moderatori del sito.
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Nel datacenter di The Pirate Bay ci sarebbero altri 40 siti illegali
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