La Rete pullula di mirror della Baia dei Pirati; ma occhio alle truffe.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-12-2014]
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The Pirate Bay e Eztv non raggiungibili
È ormai passata una settimana dal sequestro dei server di The Pirate Bay, che ha causato l'improvvisa scomparsa dalla Rete di uno dei siti di torrent più popolari.
Da allora, le alternative hanno visto crescere la propria popolarità grzie agli orfani della Baia, mentre il ritorno del sito scomparso, che pareva possibile in tempi brevi, ancora non s'è concretizzato.
Intanto, però, hanno iniziato a fiorire i cloni. Si tratta in generale di siti che si appoggiano sul vecchio database di torrent di The Pirate Bay e non permettono l'upload ma consentono soltanto di scaricare i file indicizzati sino al momento della chiusura.
È importante tenere presente che si tratta di siti non collegati a The Pirate Bay: non sono "cloni ufficiali", non sono gestiti dallo staff originario e, in linea di principio, è bene fare attenzione quando li si visita; non è impossibile imbattersi in siti creati al solo scopo di diffondere malware.
Alcuni cloni, in particolare, hanno acquisito una certa popolarità e sono, al momento in cui scriviamo, relativamente sicuri.
Il primo è l'ormai noto thepiratebay.cr, che adopera un TLD della Costa Rica.
Esso deve la sua popolarità al fatto che, erroneamente, nei giorni immediatamente successivi alla caduta di The Pirate Bay molti media lo indicavano come «la nuova casa» del sito, credendo che il nuovo load balancer avesse adottato la Costa Rica come patria.
In realtà si tratta di un semplice mirror che, come dicevamo, permette di accedere all'archivio aggiornato sino alla chiusura del sito, senza possibilità di upload.
Un altro mirror della Baia che ultimamente ha guadagnato in popolarità è thepiratebay.ee, il quale usa il TLD dell'Estonia.
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Come il precedente, anche questo riprende l'aspetto di The Pirate Bay e non permette l'upload.
Al momento l'utilizzo di questa alternativa è libero e gratuito, ma fino a pochi giorni fa thepiratebay.ee richiedeva il pagamento di una quota per accedere ai torrent; anche se non succede più, si tratta sempre di un comportamento passato da tenere presente qualora la politica cambi di nuovo.
Due cloni che meritano una menzione particolare in quanto ospitano anche un po' di materiale nuovo sono thepiratebay.hk e thepiratebay.org.es; entrambi forniscono anche un comodo link per accedere a una lista di ulteriori proxy per The Pirate Bay.
L'ultimo mirror che citiamo si differenzia dai precedenti perché chiarisce senza possibilità di dubbio di non avere legami diretti con l'originale The Pirate Bay e di non essere la sua nuova incarnazione.
L'indirizzo è Oldpiratebay.org e il nome ufficiale ne chiarisce l'origine: si chiama infatti The Pirate Bay Search by IsoHunt.
Lo staff di IsoHunt ha infatti voluto creare un clone della Baia affinché i torrent continuino a essere accessibili fino al ritorno di The Pirate Bay.
Occorre dire tuttavia che molti dei torrent presenti su The Pirate Bay non sono presenti su questa sua versione, che in realtà sembra essere più che altro IsoHunt con una interfaccia "pirata".
Sul sito campeggia in bella vista un'avvertenza - «@oldpiratebay [un account Twitter, NdR] is a fake account» - che informa gli utenti di come qualcuno abbia cercato di approfittare del nome per attirare gli ingenui. Al momento @oldpiratebay è stato sospeso da Twitter, ma la sua esistenza è un segno importante: bisogna fare molta attenzione prima di dare fiducia a uno dei molti cloni che vanno apparendo.
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The Pirate Bay è pronta a tornare
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