-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- [ZEUS News] - Notizie dall'Olimpo informatico -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- Anno II - numero 079 - 17 aprile 2000 Web: http://www.zeusnews.com Contatti: mailto:zeus@zeusnews.com In questo numero: ** I Quattro Cavalieri accusano il Napster ** I Metallica promuovono una causa legale contro Napster inc. L'accusa, mossa anche contro tre universita', e' di violazione dei diritti d'autore. Piovono le critiche. ** Le tariffe flat ora si sprecano ** Anche Tiscali, dopo Galactica e Wind, annuncia una tariffa a costo fisso, denominata "Flatzero". Ma non e' cosi' piatta come il nome fa supporre. ** Gli ingegneri della Netscape sono dei fessacchiotti? ** Una libreria presente in alcuni programmi Microsoft contiene affermazioni offensive nei confronti della eterna rivale. Emerge inoltre un nuovo grave problema di sicurezza. ** Pentium III Coppermine: nuovi problemi all'orizzonte ** Intel non riesce a star dietro alla richiesta di processori veloci. E intanto AMD guadagna ancora quote di mercato. ** Non cediamo! Libera la rete, liberi gli uomini ** Un commento durissimo contro la proposta di legge sulla regolamentazione della registrazione dei domini. ** Comunicato stampa del Firenze Linux Users Group ** L'Italian Linux Society riceve da un giudice statunitense un'ingiunzione che ordina al suo legale rappresentante di eliminare il software DeCSS dal sito http://munitions.firenze.linux.it ZEUS News e' una newsletter gratuita curata da Dario Meoli -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- Questo numero viene inviato a oltre 1500 abbonati. 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I Metallica hanno fatto causa anche a tre Universita' (Yale, Southern California e Indiana) e una ventina di fan per aver promosso la violazione dei diritti d'autore. E' la prima volta che una band di rilievo fa causa contro Napster, cosi' come e' la prima volta che una universita' viene trascinata in giudizio per non aver vigilato sull'operato in rete degli studenti. Di colpo sembrano lontanissimi i tempi in cui i Metallica quasi incitavano i fan a realizzare copie illegali delle loro performance dal vivo (i cosiddetti "bootleg"); un voltafaccia simile non verra' certamente ignorato, e in rete si sprecano gli attacchi contro gli ormai imborghesiti Metallica. Tra i fan piu' delusi ci sono tutti coloro che desiderano poter ascoltare una canzone prima di acquistare il CD. Tra i commenti letti in rete: "E' curioso come gli stessi Metallica siano passati ora dall'altra parte della barricata. Il testo della loro notissima canzone di denuncia "And Justice For All", risalente al 1988, ironicamente descrive alla perfezione che cosa e' diventato il gruppo oggi, passando da una causa legale all'altra: "The Ultimate in Vanity, Exploiting Their Supremacy. I Can't Believe the Things You Say, I Can't Believe the Price You Pay. Nothing Can Save You: Justice Is Lost, Justice Is Raped, Justice Is Gone. Pulling Your Strings, Justice Is Done. Seeking No Truth, Winning Is All: Find It So Grim, So True, So Real." Le prime reazioni non si sono fatte certo attendere: il sito ufficiale dei Metallica (http://www.metallica.com) venerdi' e' stato vittima di un attacco hacker. Chi si e' collegato al sito nelle scorse ore ha potuto notare la sostituzione della pagina principale con una che recitava, a caratteri cubitali: "LASCIATE IN PACE IL NAPSTER". Altri commenti: "I Metallica ora se la prenderanno anche con il WS FTP o con in Bulletproof FTP?" (entrambi sono programmi per trasferire file). Non tutti i grandi gruppi sono schierati contro i nuovi mezzi di diffusione della musica digitale. Un esempio su tutti sono i Public Enemy, che hanno addirittura annunciato di supportare Napster sul proprio sito (http://www.public-enemy.com). Dario Meoli - mailto:dario.meoli@zeusnews.com -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Le tariffe flat ora si sprecano ** Anche Tiscali, dopo Galactica e Wind, annuncia una tariffa a costo fisso, denominata "Flatzero". Ma non e' cosi' piatta come il nome fa supporre. [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 17 aprile 2000] Ultimamente, nel settore delle telecomunicazioni e di Internet, basta che venga proposta una nuova idea che tutti ci si buttano a capofitto; come gia' successo con il fenomeno "Internet gratis", la storia si ripete per le tariffe flat. Finalmente i provider vanno incontro a cio' che veramente il popolo dei navigatori richiede, cioe' un canone fisso per navigare, senza costi aggiuntivi per la chiamata telefonica. Tutto cio' fino a ora era presente solo nei nostri sogni ed era fonte di invidia nei confronti di chi ce l'ha da anni (USA in testa). Tiscali (http://www.tiscalinet.it) arriva in leggero ritardo rispetto a Galactica e Wind, proponendo "Flatzero", una tariffa che pero' si differenzia molto dalle classiche flat, smentendo il proprio stesso nome. All'utente non viene richiesto il pagamento di un abbonamento: il funzionamento e' tutto basato sulla ricezione di pubblicita'. Il nuovo servizio sara' utilizzabile tramite "Microportal", un software realizzato da Tiscali, che ha funzione di motore di ricerca e di gestore della pubblicita'; esso si occupa, in pratica, di visualizzare banner pubblicitari a rotazione, durante il collegamento. Grazie a questa pubblicita' verranno riaccreditati su un conto personale parte dei soldi che l'utente spende per la telefonata. Inizialmente, dal 15 aprile al 15 maggio, si potra' ricevere un accredito massimo di sole 1000 lire al giorno, indipendente dalla durata del collegamento (corrispondenti a poco piu' di un'ora di navigazione). In seguito verranno conteggiate 33 lire al minuto in fascia ordinaria, e 19 lire al minuto in fascia ridotta, fino ad un massimo di 100.000 lire al mese. Questo denaro accreditato potra' essere speso per il pagamento delle chiamate a Tiscali e, in seguito, all'acquisto di prodotti on line. A dispetto del nome, quindi, non si tratta di una vera e propria tariffa flat, ma piuttosto di un rimborso delle spese di collegamento, a fronte dell'obbligo dell'utente di visualizzare la pubblicita'. A chi conviene questo tipo di contratto? Il target a cui mira Tiscali e' costituito probabilmente da quegli utenti che usano Internet per solo una o due ore al giorno; questi non avrebbero convenienza nello stipulare la tariffa flat di Galactica o di Wind proprio perche' sono poco piu' che utenti occasionali, ma al contrario potrebbero essere attratti da un "rimborso spese" che puo' facilmente arrivare al 100%. Stefano Bussolino - mailto:stefano.bussolino@zeusnews.com -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Gli ingegneri della Netscape sono dei fessacchiotti? ** Una libreria presente in alcuni programmi Microsoft contiene affermazioni offensive nei confronti della eterna rivale. Emerge inoltre un nuovo problema di sicurezza. [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 17 aprile 2000] C'e' forte imbarazzo in Microsoft in questi giorni. Il file dvwssr.dll, incluso in Frontpage 98, in Personal Web Server 4.0 e in NT 4 Option Pack, conterrebbe la frase "Netscape engineers are weenies!", un apprezzamento non certo edificante nei confronti degli ingegneri della societa' rivale. Quel che e' peggio, nel file sarebbe contenuta una backdoor che permetterebbe a persone non autorizzate l'accesso ai siti su cui e' installato tale software. Microsoft, bonta' sua, consiglia ai propri clienti di cancellare il file in questione (http://www.microsoft.com/technet/security/bulletin/ms00-025.asp ). Se Microsoft consiglia di fare cosi', significa che quel file non serve a niente? E allora perche' l'hanno incluso nei pacchetti? E cosa devono dire i webmaster che hanno acquistato regolarmente il software di Microsoft e sono stati hackerati (magari subendo danni economici non indifferenti)? Si accontenteranno del consiglio paterno "Cancella il file e comportati come se non fosse successo niente"? Chi volesse toccare con mano la presenza di tale frase puo' cercare in rete il file dvwssr.dll con un motore di ricerca. Aprendo il file con Blocco Note si puo' leggere: global.asa .asp !seineew era sreenigne epacsteN HTTP/1.0 404 Object Not Found Dario Meoli - mailto:dario.meoli@zeusnews.com -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Pentium III Coppermine: nuovi problemi all'orizzonte ** Intel non riesce a star dietro alla richiesta di processori veloci. E intanto AMD guadagna ancora quote di mercato. [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 17 aprile 2000] Il Pentium III Coppermine non finisce mai di stupire; dopo tutta una serie di problemi evidenziati sin dal giorno della sua presentazione (25 ottobre dell'anno scorso) eccone uno nuovo: Intel ha infatti annunciato ai grandi assemblatori di PC e ai distributori che ci sara' una notevole penuria del processore in questione, almeno fino a giugno. La scarsita' di consegne colpira' soprattutto i Pentium di frequenza superiore ai 700MHz: pare proprio che il processo produttivo delle fabbriche Intel non sia abbastanza raffinato e cosi' la maggior parte dei processori prodotti non riesce a superare la barriera dei 700MHz. Ma questo non e' il solo motivo della mancata consegna delle Cpu: Intel si giustifica inoltre dicendo che uno dei suoi fornitori avrebbe ridotto del 50% la forniture dei package dei processori (il package e' l'involucro plastico o di altro materiale che racchiude il processore vero e proprio). Intel ha comunque confermato che Dell Corporation, il principale partner commerciale, ricevera' senza problemi tutte le Cpu richieste; gli altri assemblatori ed i distributori dovranno accontentarsi delle rimanenze. Un altro duro scossone per Intel dunque, scossone che potrebbe invece rivelarsi un incredibile colpo di fortuna per la rivale AMD: dopo aver annunciato incredibili risultati economici per il primo trimestre del 2000 la casa di Sunnyvale potrebbe avvantaggiarsi ancora di piu' sul nemico di lunga data. Marco Novelli - mailto:marco.novelli@zeusnews.com -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Non cediamo! Libera la rete, liberi gli uomini ** Un commento durissimo contro la proposta di legge sulla regolamentazione della registrazione dei domini. [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 17 aprile 2000] Tra i numerosi commenti giunti in redazione a proposito del disegno di legge "Mani sulla rete" e' significativo quello di seguito riportato. > Proposta di Legge "Disposizioni in materia di disciplina dell'utilizzazione > di nomi per l'identificazione di domini Internet e servizi in rete". > > Articolo 1. Utilizzazione dei nomi a dominio > > Per l'utilizzazione di nomi a dominio è vietata, a chi non è titolare o non > ne può disporre col consenso scritto di quest'ultimo, l'utilizzazione di: > - nomi identici o simili a quelli che identificano persone fisiche, persone > giuridiche o altre organizzazioni di beni o persone; Iniziare un disegno di legge per la pianificazione della rete con la parola "E' VIETATO" mi sembra preistorico, irritante e sfacciatamente arrogante nei confronti di un bene collettivo, nato e cresciuto sotto il segno opposto della libertà. Il resto è quantomeno vago, si comincia bene.... > - nomi identici o simili a marchi d'impresa o altri segni distintivi > dell'impresa o di opere dell'ingegno; Ovvero: "Internet vogliamo che diventi le Pagine Gialle più ampie che ci sono e ce ne freghiamo di altre attività della rete, anche di importanza sociale maggiore, se non sono marchi conosciuti che vadano a farsi fottere". Quantomeno stupido, illiberale, ottuso. In una simile, assurda ipotesi come minimo ci saranno migliaia di cause sulle omonimie, sulle ambiguità ecc. ecc. > - nomi che identificano istituzioni o cariche pubbliche, enti pubblici o > località geografiche; Ovvero: "non sappiamo che esiste un registro di nomi di utilità sociale di cui è vietata la concessione, neppure vogliamo prenderci il sacrificio di pensare ad una lista di domini del genere non sappiamo niente di queste cose!!" Rispondo; ce ne siamo accorti da molto tempo non ci occorrono ulteriori prove! > - nomi di genere, quando sono utilizzati per trarne profitto, tramite > cessione, o per recare un danno; > - nomi tali da creare confusione o risultare ingannevoli, anche attraverso > l'utilizzazione di lingue diverse dall'italiano. Ovvero: "Pensate di essere in un paese normale come tutti gli altri, dove questo si può fare eh! eh! Ma non è cosi, ora ci pensiamo noi, plebaglia che non siete altro". Siamo alle solite, ci distinguiamo sempre per norme antidemocratiche che ci fanno apparire dei cretini arretrati agli occhi delle altre nazioni. Non a caso siamo in vetta alla lista, nei paesi occidentali, per le violazioni dei diritti dell'uomo. Anche questo lo sapevamo ma costatarlo tutte le volte è duro anche per chi c'è abituato. > Fermo restano ogni altro effetto previsto dalle normative che tutelano i > predetti nomi e segni, anche con riferimento al trattamento dei dati > personali, l'utilizzazione dei nomi e dei segni distintivi di cui al comma > 1 costituisce uso indebito di questi ultimi ai fini dell'ordine di > cessazione dell'uso stesso e comporta il risarcimento del danno, nella > misura minima di 30.000 euro. La sentenza che accerta l'illecito o > quantifica il danno ordina la cancellazione del nome dall'Anagrafe di cui > all'articolo 2, ove già non disposta dall'Anagrafe medesima. Gli atti > dispositivi, posti in essere in contrasto, anche indirettamente, con il > divieto di cui al comma 1, sono nulli di diritto. > Le disposizioni del presente articolo si applicano alla registrazione > identificativa di domini Internet o servizi in rete ovunque ottenuti. Anagrafe, Comma 1, Articolo 2, risarcimento del danno, uso indebito, registrazione identificativa.....Sono certo, mi dispiace dirlo sinceramente, la burocrazia italiana, famosa nel mondo per la sua eccellenza, sta attaccando internet al suono della tromba. Mi viene a mente un immagine storica: quando gli spagnoli, avidi, violenti e massacratori sbarcarono nei paradisi caraibici. Non so perché........ > Articolo 2. Anagrafe nazionale dei nomi a dominio > > E' istituita l'Anagrafe nazionale dei nomi a dominio. Detta Anagrafe opera > presso l'Istituto per le applicazioni telematiche del Consiglio nazionale > delle ricerche, salve successive disposizioni sull'organizzazione dell'ente > adottate in base alla normativa vigente. Le scatole cinesi degli istituti. Prepariamoci, chi ancora di noi, avrà il coraggio di registrare un dominio, invece di 1 mese per la concessione occorrerà almeno il doppio (da altre parti bastano 48 ore max, persino in Turchia) > La registrazione nell'Anagrafe nazionale dei nomi a dominio è effettuata > con le modalità indicate dall'Anagrafe stessa nel rispetto delle > disposizioni di cui all'articolo 1. Alla registrazione si provvede, previa > dichiarazione dell'insussistenza di preclusioni ed accettazione da parte > del richiedente di una procedura di conciliazione, gestita dall'Anagrafe > medesima, per la risoluzione delle eventuali controversie. La registrazione > si perfeziona con la comunicazione all'interessato dell'attribuzione del > nome di identificazione del dominio. In sede di prima applicazione, e salvo > quanto previsto dal comma 3, sono inseriti nell'anagrafe nazionale i nomi > identificativi di dominio già registrati alla data di entrata in vigore del > presente decreto. > > Ove emerga, anche in occasione della richiesta di registrazione di nome già > registrato a favore di altro titolare, la non conformità della precedente > registrazione alle disposizioni di cui al presente decreto, l'Anagrafe ne > dispone la cancellazione ancorché antecedente alla data di entrata in > vigore del decreto medesimo. Ovvero:"alla facciaccia vostra, del diritto e di quelli che hanno comprato, poveri fessi, regolarmente l'uso del dominio in questione." Veramente penoso. Neppure in Colombia, credo, fanno più cose del genere. > E' comunque disposta la cancellazione del nome a dominio registrato presso > l'Anagrafe di cui al comma 1, trascorsi 90 giorni dalla data della > registrazione senza che ne sia seguita l'effettiva utilizzazione. Ci hai messo 91 giorni per fare il tuo sito?! Peccato!! > I ricorsi avverso il rifiuto o l'omissione di registrazione o contro gli > atti dell'Anagrafe che, comunque, incidono sugli effetti della > registrazione medesima rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice > amministrativo. Essi devono essere proposti davanti al tribunale > amministrativo della regione ove l'Anagrafe ha sede. Conclusione: facile prevedere 10.000 cause solo nel primo mese di entrata in vigore di quest'aborto di legge (saranno contenti gli avvocati), diritto dei cittadini calpestato con ulteriore umiliazione dell'onerosità della multa, accesso ad internet ristretto a quelli che hanno mezzi e spalle forti per reggere il tutto, tempi di accesso iperbolici, perdita della competitività (come al solito) per eccesso di burocrazia, ingerenza prepotente e dittatoriale di politici incompetenti nella regolamentazione di un mezzo cosi complesso. Il disegno è fin troppo chiaro. La rete, nel resto del mondo occidentale, è già considerato come ulteriore contrappeso e garanzia nei confronti degli altri poteri istituzionali o di fatto che infatti si guardano bene dal vincolarla (quando si dice essere un paese normale)ma anzi la facilitano perchè è un bene collettivo (in USA i guadagni derivanti dalla rete godono di particolari agevolazioni e i costi di accesso sono ridotti all'osso). Il fatto è proprio qui il Web incrina l'attuale sistema di potere minacciando antichi e preistorici privilegi. Come in un paese dell'America latina i "nostri" politici corrono ai ripari. Sono certo, se questi provvedimenti saranno attuati, in futuro per scrivere un articolo come questo occorreranno iscrizioni ad albi giornalistici e\o una decina di permessi ed autorizzazioni. Facciamo qualcosa prima che sia tardi. AIUTO, AIUTO, AIUTO!!!!! Mietta - mailto:gioconda@freemail.it -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Comunicato stampa del Firenze Linux Users Group ** L'Italian Linux Society riceve da un giudice statunitense un'ingiunzione che ordina al suo legale rappresentante di eliminare il software DeCSS dal sito http://munitions.firenze.linux.it [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 17 aprile 2000] Il giorno 1° Aprile 2000 per alcune ore il server della comunità Linux di Firenze (http://firenze.linux.it) è risultato inaccessibile per tutta la rete ma nessun media di alcun livello ha dato segno di minima attenzione. Ennesimo colpo ad opera di oscuri "hacker"? Banale malfunzionamento del software? Niente di tutto ciò, perché in realtà è successo qualcosa di più semplice ma forse di più preoccupante. Non pretendiamo certo l'attenzione scatenatasi nel caso del blocco di alcuni dei siti commerciali più noti della rete, avvenuto alcune settimane fa; però ci preme sottolineare con questo nostro comunicato le implicazioni di ciò che è successo, implicazioni che riguardano l'accessibilità alla rete e i nuovi media, il rapporto fra le grandi multinazionali produttrici di software e i loro clienti. Usando parole forse un po' abusate, questioni di libertà. Cos'è successo -------------- Alcune premesse: Da alcuni mesi nel sito del Flug è ospitata una copia esatta e aggiornata giornalmente (in gergo tecnico chiamato "mirror") di un altro sito che contiene software di crittografia per il sistema operativo Linux: si tratta di una classe di software di libero uso ma di cui, secondo una legislazione specifica degli Stati Uniti di America, è vietata la esportazione per via telematica da tale paese, senza una particolare licenza (ottenuta per altro solo da alcune grossissime multinazionali). Questi siti, che si trovano fuori da tale paese, contengono software prodotto altrove ovvero esportato da tale paese in forma "human-readable", e quindi legittimamente in quanto tale forma è stata esplicitamente esclusa dal divieto. Questo sito, che adesso non esiste più, era raggiungibile all'indirizzo http://munitions.vipul.net. Adesso rimangono molti mirror come: * http://munitions.dyn.org * http://munitions.rc5.de * http://munitions.polkaroo.net All'interno di questa raccolta di programmi uno in particolare permette agli utenti di questo sistema operativo di leggere i files video contenuti nei nuovi supporti DVD. Questo nuovo formato è sviluppato da un consorzio di multinazionali del settore hardware e software con alcune caratteristiche per impedirne la visualizzazione su sistemi non specificatamente predisposti e subito coperto da brevetto. Ci sono alcuni problemi però: - innanzitutto in Europa e nel resto del mondo che non siano gli Stati Uniti d'America non è possibile brevettare algoritmi e quindi questo brevetto non ha alcun valore; - inoltre il suddetto consorzio non ha messo in conto il sistema operativo Linux nei suoi piani di sviluppo se non alla fine di una lunga campagna d'opinione e con caratteristiche che male si adattano a questa fetta di utenza; - infine i programmi di visualizzazione "ufficiali" sono venduti abbinati alla apparecchiatura [lettore] ma sono codificati in maniera tale da potere visualizzare solo una parte del materiale audiovisivo prodotto, per cui per potere visualizzare qualunque titolo prodotto è necessario munirsi di tutte le 6 (per ora) versioni di player, che -ripetiamo- sono vendute solo assieme a un lettore. Così qualcuno ha sviluppato un programma chiamato DeCSS che permette di leggere questi DVD anche con Linux e ne ha reso disponibili i sorgenti allo stesso modo con cui viene distribuita la gran parte del software per questo sistema operativo. Lo sviluppo di questo programma è stato condotto da un privato in Europa senza alcuno scopo di lucro e senza chiedere alcuna licenza al consorzio, cosa perfettamente lecita visto che non è stato utilizzato alcun software coperto da copyright. Proprio questo software, perfettamente legale in Italia e in Europa lo ribadiamo, era presente nel nostro sito. Per chi desidera approfondire gli aspetti tecnici e legali relativi a questo software può visitare il sito web http://www.opendvd.org Ora in italia sarebbe illegale un software che decriptasse al fine della copia, ma non quello destinato alla visualizzazione e/o all'interoperatività, in quanto i diritti di visualizzazione sono stati già acquisiti con l'acquisto del DVD. Le uniche possibilità sarebbero quindi quella di una causa per diffusione di segreti industriali ovvero per la violazione di un brevetto. Nessuna delle due è però praticabile, la prima evidentemente perché l'avere sviluppato in proprio qualcosa già brevettato non rappresenta evidentemente violazione di un segreto, in quanto informazione acquisita per via originaria. La seconda è invece esclusa per ben due motivi, il primo è che secondo la legge europea tale ritrovato, essendo un algoritmo matematico, non è brevettabile, il secondo è che il brevetto serve a tutelare lo sfruttamento commerciale, e non la segretezza (e difatti si dice che il brevetto consente all'inventore lo sfruttamento in esclusiva del procedimento per un periodo limitato di tempo, in cambio della conoscenza a tutta la comunità del procedimento). Poiché il "prodotto" nel caso in questione è fornito a titolo gratuito allo scopo di farne uso personale manca anche un presupposto fondamentale del brevetto, e cioè lo sfruttamento commerciale. Mancano altresì gli estremi per concorrenza sleale in quanto la diffusione di tale programma non toglie mercato alla ricorrente (MPAA) ma anzi ne permette la diffusione in una nicchia di mercato ancora non coperta. Il 1° Aprile 2000 ILS, l'Italian Linux Society con sede a Savona, proprietaria del dominio linux.it e quindi anche di firenze.linux.it, riceve da un giudice statunitense un'ingiunzione che ordina al suo legale rappresentante di eliminare il software DeCSS dal sito http://munitions.firenze.linux.it, per una denuncia proveniente dal suddetto consorzio. I responsabili di ILS hanno così eliminato il nostro dominio da quelli da loro gestiti, fino alla rimozione del mirror di munitions. Cosa rimane ----------- Poco, anzi niente. Il nostro computer è rimasto privo del mirror di munitions.vipul.net, il quale contiene molti programmi di uso comune, talvolta di importanza fondamentale per tutti gli utenti del sistema operativo Linux. Sempre il nostro computer, con tutti i servizi che offre, è rimasto isolato dalla rete per alcune ore anche se gli effetti di questa assenza si sono fatti sentire anche il giorno successivo. Rimane la difficoltà per gli utenti Linux ad usare i nuovi media tanto strombazzati dalla pubblicità. Quello che sicuramente rimane è la necessità di tutto il Flug e di tutta la comunità Linux italiana e mondiale di diffondere l'uso e la conoscenza del software libero, l'unico del quale possiamo conoscerne con precisione il funzionamento e del quale possiamo fidarci. È nostra intenzione portare avanti questa problematica, approfondendone tutti gli aspetti tecnici, legali ed etici, con una opportuna iniziativa pubblica da realizzarsi assieme a tutti gli interessati. Rimane infine la volontà delle multinazionali facenti parte di questo consorzio di imporre le loro leggi a scapito sia delle leggi degli stati sovrani sia delle reali necessità degli utenti. Maggiori informazioni sono reperibili attraverso i siti: * http://www.firenze.linux.it * http://www.slashdot.org * http://www.opendvd.org * http://www.eff.org * http://www.gnu.org * http://www.gnu.org/philosophy/ucita.it.html * http://eon.law.harvard.edu/openlaw/ * http://www.cssfaq.org/ Il Firenze Linux Users Group - mailto:info@firenze.linux.it