** Tempi duri per gli spiriti liberi ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] Tra i principali fattori che negli ultimi anni hanno contribuito allo sviluppo e alla popolarita' di Internet vi sono un elemento tecnico ed uno umano. Il primo e' rappresentato dagli standard http e html, sviluppati dal CERN di Ginevra e dallo stesso resi disponibili gratuitamente, che hanno spalancato le porte della Rete (intesa come World Wide Web) ai neofiti della telematica; il secondo si concretizza nello spirito libertario e collaborativo che anima la collettivita' virtuale di Internet, senza il quale progetti come Linux (ed e' solo un esempio) non avrebbero mai visto la luce. Ma, paradossalmente, e' proprio sotto il peso delle sue stesse ali che Internet rischia di modificarsi profondamente e di perdere i suoi connotati piu' interessanti e fecondi di sviluppi. Infatti, da una parte, per dare supporto alla crescente multimedialita' dei contenuti diffusi dal WWW e' necessario investire massicciamente nelle infrastrutture di telecomunicazione, dai cavi ai collegamenti satellitari: per gli operatori del settore si tratta di un impegno oneroso, che dovranno recuperare: presumibilmente trasferendo i costi sugli utenti. At&T, il colosso americano delle telecomunicazioni, ha gia' dichiarato tramite il suo portavoce di avere investito oltre 56 milioni di dollari con l'intenzione di ricavarne profitti e battere la concorrenza: la strategia del gruppo sara' offrire accessi ad alta velocita' tramite provider "di fiducia", quali Excite@Home. Il pericolo sta nella possibilita' che si costituiscano pericolose posizioni di monopolio, o quantomeno di cartello: il provider potrebbe elevare i prezzi approfittando della mancanza di concorrenti e giungere addirittura ad esercitare sui contenuti offerti un controllo orientato a favorire i propri partners commerciali. I governi locali degli Stati Uniti premono per avere una legge federale che imponga agli operatori via cavo di vendere ad equo prezzo connessioni a larga banda a chiunque ne faccia richiesta, ma mentre anche AOL, in passato accesa sostenitrice dell'accesso libero, ha ammorbidito le proprie posizioni dopo la fusione con Time Warner (detentrice della seconda rete via cavo negli U.S.A.), Bill Kennard, presidente della Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC), attua, per il momento, un atteggiamento di "vigile attesa". A conti fatti, puo' essere interessante una visita al sito http://www.nogatekeepers.org. D'altra parte, la liberta' di movimento in Rete, non sempre facilmente controllabile, comincia ad infastidire piu' di qualcuno: e allora Internet, non solo per ignoranza di buona parte del giornalismo soprattutto nostrano, ma anche grazie a campagne di disinformazione sapientemente orchestrate, diventa covo di pedofili, spina dorsale della pirateria software, madre di tutte le delinquenze. Assurde leggi, come quelle vigenti in Italia, considerano il gestore di un server in Rete responsabili dei contenuti che gli utenti vi memorizzano, quando e' palese che nessuno e' in grado di tenere sotto controllo il contenuto di tutte le pagine ed i files direttamente gestiti da migliaia di persone su decine o centinaia di macchine. E' storia recente: i gestori di diversi server che replicavano il newsgroup it.arti.musica.spartiti sono stati citati in giudizio dalla S.I.A.E. perche' alcuni utenti scambiavano, attraverso il newsgroup stesso, materiale coperto da copyright. Infine, il terzo incomodo. E' ormai chiaro a chiunque che la Rete puo' rappresentare un potente supporto al business: pubblicita', commercio elettronico, propaganda politica e quant'altro. Il tutto a costi contenuti, con tecnologie facilmente accessibili a chiunque e con aspettative di elevati margini di guadagno: un'opportunita' da sfruttare quanto piu' e' possibile. Di qui l'esplosione delle quotazioni di borsa dei titoli "new technology", lo F.B.I. scomodato ad indagare sugli attacchi di presunti hackers a danno dei siti di alcuni noti operatori commerciali statunitensi (e non solo), gli stanziamenti faraonici decisi dal presidente americano Clinton per finanziare la ricerca sulla sicurezza in Rete. E se sicurezza significa barriere contro gli attacchi, puo' anche voler dire monitoraggio capillare del traffico, divieto di anonimato, restrizioni all'uso della crittografia e alla tutela della privacy in genere, controllo dell'informazione, autorizzazione alla fornitura dell'accesso limitata ad un numero ristretto di operatori scrupolosamente certificati... e siamo tornati al punto di partenza. Certo, trasformare la Rete in una sorta di broadcast televisivo evoluto, tramite il quale veicolare esclusivamente contenuti redditizi e nel quale confinare l'interattivita' entro limiti ridicoli sarebbe bello... per qualcuno. Chi ritiene assurdamente apocalittiche tali prospettive trovera' spunti di riflessione, per esempio, nello UCITA (http://www.law.upenn.edu/bll/ulc/ucita/citam99.htm), di cui le ZEUS News si sono occupate di recente, o nelle polemiche su Echelon, ormai approdate al Parlamento Europeo. In Italia, forse, il Grande Fratello non e' proprio dietro l'angolo, ma qualche edificante esempio non manca: tra tutti, il crescente interessamento del Garante per la concorrenza alle vicende dell'ADSL (concessioni, rivendita, tutela dei provider) dovrebbe almeno insospettire anche i piu' scettici. Se alla domanda "Di chi e' Internet?" siamo ancora tentati di rispondere "E' di tutti", pensiamoci due volte prima di farlo. Stefano "Barninga Z!" Barni -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Intel insegue AMD sul GigaHertz ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] Intel ieri ha annunciato un processore di classe Pentium III Coppermine della frequenza di 1 GHz. Dopo l'annuncio analogo fatto lunedi' da AMD, che per prima ha raggiunto il fatidico traguardo, Intel e' stata quasi obbligata a compiere il medesimo passo, per non rimanere indietro nella competizione con la piu' piccola - ma sempre temibile - rivale. E ricomincia la guerra dei prezzi: il processore di Intel costera' 990 dollari a fronte dei 1299 dollari di AMD. Tra i primissimi a utilizzare il processore da un miliardo di cicli al secondo di saranno Dell e IBM. Il nuovo processore e' 500 volte piu' veloce del proprio "nonno" nato 25 anni fa, il primo a superare la barriera del MegaHertz, che viaggiava alla frequenza di 2 MHz, equivalenti a 2 milioni di cicli di clock al secondo. Dario Meoli -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Internet gratis: la battaglia prosegue ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] Dopo il clamoroso e inaspettato annuncio di Altavista per quanto riguarda l'accesso a internet, le grandi aziende di telecomunicazioni inglesi non sono state a guardare: la prima a muoversi e' stata l'emittente Ntl, famosa per la TV via cavo. La sua proposta e' stata ancor piu' allettante di quella del famoso portale USA: infatti, l'unico costo da sostenere e' di appena 10 sterline (30 mila lire) per l'acquisto di un adattatore telefonico per poter effettuare gratuitamente la chiamata verso il provider. Il servizio, dichiarano alla Ntl, non sara' pero' disponibile prima di sei settimane, comunque in anticipo sui tempi di Altavista, che si vede cosi spiazzata anche per quanto riguarda il tempo. L'ex monopolista British Telecom, incoraggiata dalle parole del primo ministro Tony Blair, ha invece annuciato il suo nuovo servizio denominato "Surftime", che partira' il prossimo primo giugno. Le offerte previste sono due; una e' l'ideale per chi in internet ci "vive", e comprende l'accesso alla rete 24 ore su 24 per una cifra di 29.25 sterline (circa 90 mila lire) al mese; nel prezzo e' compreso anche il canone telefonico. La seconda offerta e' invece dedicata a chi naviga saltuariamente la sera e nei fine settimana, e prevede un costo di 15.25 sterline (46 mila lire) mensili. Al contrario di Altavista e da Ntl, pero', rimangono a carico dell'utente i costi di connessione; la rivoluzione dei servizi proposti da Altavista e Ntl sta proprio nel fatto che la connessione avviene tramite numero verde, con costo nullo per l'utente. British Telecom, tuttavia, tiene a sottolineare che non vi sono costi "nascosti", forse con una lieve polemica nei confronti della tariffa "una tantum" proposta da Altavista, che potrebbe suscitare qualche perplessita' in quanto non molto chiara. Stefano Bussolino -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Cellulari sottoterra? Ecco come ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] Uno dei problemi maggiori delle comunicazioni cellulari e' che, quando si entra in una galleria, o in metropolitana, o comunque in un luogo chiuso dove la ricezione e' difficile, la linea cade - o comunque il segnale peggiora notevolmente. Una possibile risposta a questo problema viene dalla societa' israeliana Foxcom Wireless, che propone l'utilizzo di cavi in fibra ottica. All'ingresso del tunnel ci sara' un ricevitore di radiofrequenza che trasferira' il segnale tramite fibra ottica ad altri trasmettitori piazzati all'interno del tunnel. Sinora venivano utilizzati ben piu' costosi cavi coassiali: la fibra ottica, oltre al prezzo contenuto, permette di mantenere inalterata la stessa qualita' del segnale in ingresso. Foxcom Wireless ha gia' posato oltre 160 Km di cavi nelle metropolitane di Berlino, Seoul e Instanbul, e sta gareggiando per l'appalto della Underground di Londra. Altri luoghi cablati dalla societa' sono l'aeroporto di Vancouver e l'arena "Molson" di Montreal. Dario Meoli -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Attenti alla segreteria, Tim azzera codici e messaggi ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] I vostri messaggi potrebbero essere in pericolo, infatti Telecom Italia Mobile, senza dare alcun tipo di avvertimento, sta cambiando il sistema di gestione delle segreterie telefoniche dei cellulari. La segreteria del proprio cellulare oltre a rispondere al numero apposito, e' anche consultabile digitando il proprio codice segreto durante il messaggio di benvenuto; questo codice e' impostato dalla Tim sul valore 1111 ma e' facilmente modificabile dall'utente, come d'altronde il messaggio di benvenuto. In questi giorni la Telecom sta pero' reimpostando tutte le segreterie, e molti utenti si potrebbero ritrovare con il messaggio cancellato e il codice reimpostato sui valori dati dalla casa (1111). Purtroppo la Tim non ha dato comunicazione di questi cambiamenti, quindi il consiglio e' di controllare le vostre segreterie, per evitare spiacevoli inconvenienti. Stefano Bussolino -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Tutto va storto? Il computer vi capisce! ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] Alcuni scienziati del MIT, capitanati da Rosalind Picard, hanno annunciato di essere a buon punto nella realizzazione del "computer comprensivo", cioe' un computer in grado di comprendere il nostro l'umore e di reagire conseguentemente, secondo le istruzioni da noi impartite. Per esempio, se si accorgera' che abbiamo avuto una brutta giornata, comunichera' con noi in maniera piu' garbata: ricordate Hal 9000 di 2001 Odissea nello spazio? Questo risultato sara' possibile grazie a particolari indicatori del nostro stato psico-fisico. Verranno misurati: la sudorazione, tramite un indicatore elettronico di alcalinita' (Sentic Mouse); lo stato emotivo, con un braccialetto (Galvanic Skin Response) che misura il grado di acidita' (pH) della pelle; il livello di comprensione e interesse, tramite degli appositi occhiali (Expression Glasses) dotati di sensori che analizzano la musculatura del volto e il movimento degli occhi. Dario Meoli -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** La Microsoft pronta ad accordarsi ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] La Microsoft, secondo l'analista Walter Winnitzki, ha deciso di accettare un accordo con il Dipartimento di Giustizia sul processo Antitrust di cui e' attesa la sentenza definitiva per aprile. Winnitzki e' consulente del responsabile del settore finanziario di Microsoft John Connors, e starebbe analizzando le ripercussioni delle richieste presentate dagli emissari del Ministero di Giustizia sul mercato del software. Le anticipazioni potrebbero costituire un mezzo per risollevare la quotazione in borsa della Microsoft, decisamente indebolita dall'andamento negativo del processo: il valore del titolo infatti e' gia' aumentato del 5% nella giornata di martedi'. Intanto la Microsoft ha deciso di uscire dalla SIIA (Software and Information Industry Association, conosciuta anche come Software Publishers Association), autrice di un memorandum presentato al Giudice federale nell'ambito del processo. Le affermazioni contenute in quel documento, che confermavano l'utilizzo del proprio potere di mercato per espanderlo in altri settori, hanno indispettito i vertici Microsoft, che dell'associazione era una delle maggiori finanziatrici. Il presidente della SIIA Ken Wasch ha commentato la decisione definendola l'ennesima conferma di una politica commerciale incurante delle regole. Edoardo Dezani -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Ottime vendite per Windows 2000 ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] Microsoft ha diffuso i dati di vendita di Windows 2000 a partire dalla data di commercializzazione del 17 febbraio: in circa due settimane sono state vendute oltre 500.000 copie del nuovo sistema operativo. Il dato e' costituito per la maggior parte dalle vendite della versione Professional di Windows 2000 e si riferisce unicamente ai dati registrati negli USA: e' quindi prevedibile che il numero di copie aumenti notevolmente verso fine mese, quando arriveranno anche i dati di vendita degli altri stati del globo e delle altre versioni (Server e Advanced Server) di Windows 2000. Non c'e' che dire, il risultato sembra ottimo e superiore persino alle stime della stessa Microsoft, soprattutto tenendo conto del prezzo non indifferente con cui viene venduto il nuovo sistema operativo Microsoft: la versione base costa in Italia all'incirca 700.000 lire, destinate pero' a dimezzarsi se si compra un pacchetto di aggiornamento per il precedente Windows NT o Windows 9x. Marco Novelli -~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Linux verso livelli high-end di affidabilita' ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 9 marzo 2000] IBM sta lavorando al porting su Linux della tecnologia JFS, attualmente implementata in AIX e OS/2 WarpServer. La data di rilascio non e' ancora nota, ma l'affermazione che questo vuole essere, sotto l'egida GPL, un contributo di IBM alla comunita' mondiale degli sviluppatori e utenti Linux e' sicuramente un buon punto di partenza (http://oss.software.ibm.com/developerworks/opensource/features/jfs_feature. html) JFS e' una tecnologia di logging, derivata da quelle implementate nei database servers, che consente, in caso di crash, di riportare in pochi istanti i filesystems danneggiati ad una situazione di consistenza, aumentando in modo considerevole l'affidabilita' del sistema. Nel frattempo, Heinz Mauelshagen prosegue nello sviluppo, ormai in dirittura di arrivo con la release 0.8, della sua implementazione di LVM per Linux, ormai inclusa nelle ultime releases del kernel. LVM, da tempo parte integrante degli unix high-end come HP-UX e AIX, e' una tecnologia che consente al sistema operativo di interfacciarsi in modo dinamico con i dischi: esso rende possibile, ad esempio, installare nuovi dischi ed avere immediatamente il nuovo spazio fisico a disposizone per crearvi nuovi filesystems o addirittura per espandervi quelli gia' esistenti, senza necessita' di fermare le applicazioni che vi si appoggiano ne', tantomeno, di effettuare il bootstrap del sistema. Inoltre, grazie all'isolamento logico di questo dalla struttura fisica dei dischi, e' possibile gestire il mirroring (gestione parallela "trasparente" di piu' copie dei dati su molteplici dischi a scopo di sicurezza) e lo striping, cioe' la allocazione di porzioni di uno stesso filesystem su dischi fisici differenti e in determinate aree degli stessi, al fine di ottimizzarne le prestazioni. Linux LVM e' disponibile (insieme con una serie di utili informazioni tecniche) all'indirizzo http://linux.msede.com/lvm. L'insieme delle funzionalita' offerte dai due software portera' Linux a livelli di scalabilita' e affidabilita' caratteristici dei sistemi commerciali di fascia alta, rendendolo ancora piu' interessante anche per l'impiego in sistemi informativi complessi e di elevata criticita'. Stefano "Barninga Z!" Barni