Il web italiano insorge ma Gabriella Carlucci non demorde: la proposta di legge che abolirà l'anonimato arriva alla IX Commissione Trasporti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-03-2009]
Sicura della bontà e della necessità della propria proposta - così come ha affermato pochi giorni or sono - e ignorando completamente la marea di proteste che si è sollevata di fronte a un disegno di legge non solo censorio, ma anche tanto inapplicabile quanto inutile, Gabriella Carlucci è riuscita a portare il ddl 2195 all'attenzione di una Commissione parlamentare.
Evidentemente poco importa se non troppo lontano, in Svizzera, il padre del web festeggia i 20 anni della propria creatura ribadendo la necessità di una Internet libera e denunciando, in un discorso alla Camera dei Lord inglese, i pericoli derivanti da chi vuole controllare ogni informazione immessa in Rete dagli utenti: la Carlucci deve abolire l'anonimato.
Per lottare contro i pedofili, certo, anche se la proposta nasce dalla mente del presidente di Univideo, anche se parla di combattere reati come la calunnia, la diffamazione e l'ingiuria che nulla hanno a che fare con la pedofilia, anche se vuole estendere a Internet le leggi sulla stampa nonostante la Cassazione non sia proprio dello stesso parere. Anche se a tutti sembra soltanto un ulteriore tentativo di imbavagliare la Rete.
"Ma la Commissione lo bloccherà" potrebbe sperare qualcuno, contando sull'intelligenza di almeno una parte dei 44 membri che la compongono. Eppure è difficile restare ottimisti quando si scopre che il vicepresidente di detta Commissione è Luca Barbareschi.
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