Accade a Londra in una catena di supermercati, dove i clienti vengono sottoposti a scansione facciale e identificati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-05-2008]
Il Regno Unito è una nazione in cui la sorveglianza, affidata alle tecnologie di riconoscimento biometrico, va facendosi sempre più presente.
La pratica, naturalmente, non può che apparire la conseguenza di buone intenzioni: lotta al terrorismo e riduzione della criminalità a ogni livello, per esempio.
Proprio a principi come questo si deve essere ispirata la catena di negozi Budgens quando ha deciso di avviare a Londa un progetto pilota: l'introduzione del riconoscimento facciale per identificare gli acquirenti minorenni di alcolici e sigarette.
La cosa, ovviamente, si è poi venuta a sapere; adesso sappiamo anche che è solo l'inizio di un'applicazione su più vasta scala, che si avvarrà della realizzazione di un database centrale al quale potranno accedere tutti i negozi.
A quel punto, per zittire quanti già stanno protestando per la violazione delle libertà civili, basterà apporre un cartello del tipo Area Videosorvegliata come già avviene nelle zone riprese dalle telecamere a circuito chiuso e si potrà identificare chicchessia e ciò che starà facendo.
D'altra parte, proprio Budgens è in prima linea nell'uso delle tecnologie biometriche: sta infatti studiando un sistema per monitorare l'orario di lavoro dei dipendenti. Le loro impronte verranno prese all'inizio e alla fine del turno per assicurarsi che nessuno arrivi dopo o vada via prima.
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