Trovato il sistema per superare il Captcha a protezione del servizio di posta di Google, si aprono le porte agli spammer.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-02-2008]
Nessun muro è invalicabile e così anche le protezioni che difendevano Gmail dagli spammer sono cadute.
Gli spammer sono infatti stati in grado di valicare la barriera, che impediva le registrazioni automatiche, rappresentata dal Captcha: quell'immagine contenente lettere e cifre da riportare in un box per assicurare al sistema che si è un essere umano e non un automatismo.
Questa procedura ha funzionato bene finora. Adesso, come segnala WebSense, i bot sono in grado di registrarsi sui servizi di Google con una percentuale di successo del 20%: un tentativo su cinque.
Ancora, non guasta il fatto che la registrazione sia gratuita, e infine l'uso dei servizi di Google da parte di milioni di utenti in tutto il mondo può essere utile agli spammer per complicare la vita a chi cerchi di rintracciarli.
Pare che l'attacco a Gmail provenga dalla Russia, da un dominio che ha come unico scopo nella vita la decodificazione dei Captcha per fini non propriamente legali.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|