Dopo aver messo a disposizione in rete copie le digitali delle proprie opere, ha visto aumentare di molto le vendite dei propri libri.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-01-2008]
Per tutti coloro che sostengono la pericolosità del file sharing per la "produzione artistica", per tutti coloro che ritengono che lo scambio di opere via Internet rappresenti la morte della cultura, ecco il primo autore che pirata sé stesso.
Paulo Coelho, lo scrittore brasiliano famoso per opere come "L'alchimista", ha trovato un modo di farsi conoscere e addirittura di aumentare le vendite dei propri libri che non piace per niente ai suoi editori.
Permettere ai lettori di scambiarsi copie digitali delle opere fa bene alle vendite: è questa la conclusione di Coelho il quale, semplicemente rendendo disponibile in rete la traduzione in russo de "L'alchimista", ha visto il numero di copie vendute passare da 100.000 a più di un milione all'anno.
Parlando durante una conferenza a Monaco, l'autore brasiliano ha riconosciuto il cambiamento che Internet ha portato al linguaggio e ai libri e affermato che questa sorta di "pirateria" cui ha dato il via gli ha permesso di vendere più libri: "Che ci crediate o no, le vendite del libro sono cresciute molto grazie al sito Pirate Coelho".
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