Sembrava una storia degna delle più classiche leggende metropolitane, ma ormai non ci sono dubbi. Echelon, la rete di ascolto internazionale anglo-americana di cui si vocifera da anni, esiste davvero. Si conosce l'ubicazione delle sue basi principali ed è nota anche la sua effettiva capacità di intercettazione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-05-2001]
Echelon era rimasta al livello della leggenda, insieme all'Area 51 e al progetto Aurora, finchè un ex direttore della CIA raccontò al giornale francese Le Figaro che il sistema veniva usato per tracciare i messaggi elettronici inviati dalle aziende europee. Tuttora, per il governo USA ufficialmente Echelon non esiste. Il Regno Unito non ne smentisce l'esistenza, ma non fornisce dettagli oltre a un sibillino commento, secondo il quale l'intercettazione delle comunicazioni è uno strumento vitale nella lotta contro non meglio precisati "pericoli per la società". I governi australiani e neozelandesi, che ospitano alcune strutture di Echelon, hanno invece ammesso apertamente che la rete di intercettazione esiste.
La BBC ha pubblicato in proposito due articoli, reperibili presso questa pagina e quest'altra.
Una buona bozza del loro rapporto è scaricabile presso cryptome.org.
La scoperta fondamentale evidenziata dal rapporto è che l'intercettazione di Echelon è talmente massiccia e indiscriminata che esiste il rischio serio che il Regno Unito sia in aperta violazione della Convenzione Europea sui Diritti Umani, che tutela il diritto alla riservatezza di tutti i cittadini dell'Unione se non vi sono fondati motivi che giustifichino l'intercettazione.
I dati concreti del rapporto dei parlamentari europei
Il centro operativo di Echelon è doppio: una base è a Fort Meade, nel Maryland (Stati Uniti); l'altra è a Cheltenham, nel Regno Unito. Altre stazioni di ascolto sono in Germania (Bad Aibling), Giappone (Misawa), Australia (Shoal Bay, Geraldton Station) e Nuova Zelanda (Walhopal).
Echelon è stata costituita dopo la seconda guerra mondiale per acquisire informazioni vitali durante la guerra fredda. Si ritiene che fra gli addetti ai lavori il nome Echelon venga usato soltanto per la porzione della rete d'ascolto che intercetta le comunicazioni via satellite, ma ormai il nome viene usato comunemente per indicare l'intera rete.
L'accordo intergovernativo che ha costituito Echelon risale al 1947, quando le nazioni che la gestiscono attualmente (USA, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda) decisero di scambiare e condividere i risultati delle proprie attività di intercettazione. La prima rete Echelon fu realizzata nel 1971 e da allora ha subito continui aggiornamenti.
E' certo che Echelon legge milioni di e-mail e fax spediti da persone qualsiasi, intercetta le telefonate e ascolta le trasmissioni via satellite (televisione e naturalmente telefoni satellitari) e le comunicazioni che viaggiano sui cavi oceanici in fibra ottica: un dispositivo di ascolto fu infatti trovato su un cavo in fibra ottica nel 1982, e si presume che ve ne siano altri.
E' altrettanto certo che l'intercettazione non è mirata: Echelon acquiscisce indiscriminatamente dati da qualsiasi fonte (privati, aziende, governi) e poi li passa al setaccio alla ricerca di parole chiave o di schemi abitudinari di comunicazione (Tizio telefona sempre a Caio, Caio subito dopo chiama Sempronio, poi tutti chiamano Cesira...). E' certo anche che lo scopo principale di Echelon oggi è l'intercettazione delle comunicazioni personali e commerciali, non lo spionaggio militare.
Secondo il rapporto dei parlamentari europei, la rete d'ascolto è più modesta di quanto suggerito dalle leggende più esagerate: l'intercettazione riguarderebbe più le comunicazioni che transitano su satelliti che quelle via cavo (ma come si fa a sapere che giro fa una qualsiasi comunicazione fax, Internet o telefonica?). Non sono state trovate prove dell'ipotizzato uso di Echelon da parte degli americani per danneggiare gli interessi commerciali europei.
E per la precisione, "Echelon" si pronuncia "e-sce-lon", alla francese, non "e-che-lon" alla maccheronica.
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