Il Governo non rispetta l'accordo che aveva raggiunto per la modifica della legge Urbani: non intende più eliminare il reato penale per chi condivide musica e film, ma solo ridurre le pene.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-02-2005]
Ormai la vicenda dell'iter di modifica della Legge Urbani, che criminalizza chi pratica il P2P per condividere file musicali e di film, sta assumendo dei caratteri grotteschi, con un nuovo voltafaccia da parte del Governo.
Il Ministro Urbani e il Ministro Stanca si erano assunti l'impegno davanti al Parlamento di modificare la legge, così come avevano fatto importanti esponenti della maggioranza come i deputati Gabriella Carlucci e Nando Adornato, presidente della Commissione Cultura della Camera; anche una commissione interministeriale su copyright e Internet aveva lavorato in questo senso.
Era stato raggiunto anche un accordo per approvare le modifiche all'interno della commissione parlamentare senza andare in aula plenaria; ora il Governo ritorna indietro sulla decisione di depenalizzare il P2P e si limita a una riduzione delle pene. Si tratta dell'ennesimo vergognoso voltafaccia che fa indignare anche quanti, come il senatore Fiorello Cortiana, avevano cercato il dialogo con il Governo e il raggiungimento di un compromesso.
A questo punto l'unica strada aperta sembra quella di un forte rilanciio dell'opposizione alla legge anti-P2P nella Rete e fuori.
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